Torniamo a parlare di uno dei bonus che più ha caratterizzato il panorama dell’edilizia, sia nel 2021 (in positivo) sia nel 2022.
Ebbene, vista la specifica appena fatta è necessario ricordare come i Bonus Edilizi siano nell’occhio del ciclone ormai da qualche mese per via delle difficili proroghe alle quali stanno andando incontro e a causa dei decreti che vengono imposti dal Governo Draghi al fine di limitare lo sviluppo delle frodi.
Tuttavia, nonostante il crescente numero di frodi in ambito edilizio, l’ultimo decreto approvato dal Governo Draghi aveva letteralmente bloccato il mercato. Si era arrivati addirittura al punto in cui alcuni istituti di credito avevano deciso di bloccare la cessione del credito, tra questi Poste Italiane.
Ma come si è evoluta questa situazione? Ora Poste Italiane accetta nuovamente la cessione del credito? Per rispondere a queste domande andiamo a ripercorrere cos’è accaduto al Superbonus 110% e ai Bonus Edilizi.
Superbonus 110%: cos’è cambiato dopo l’approvazione del Decreto Sostegni Ter
Come sappiamo, il panorama dell’edilizia è da sempre contrassegnato da fenomeni di frodi. Ebbene, il Governo capitanato dal premier Mario Draghi ha come obiettivo principale l’eliminazione di questi fenomeni.
E come ha agito per arginarli? Per prima cosa dobbiamo citare il Decreto Antifrode che è stato approvato nel corso del mese di novembre del 2022. Dunque, per mezzo di questo decreto è stato sancito l’obbligo di presentare il visto di conformità e l’asseverazione dei prezzi per coloro che optavano per la cessione del credito e per lo sconto in fattura.
Attenzione: la Legge di Bilancio 2022 concede la possibilità di sfruttare la detrazione fiscale, lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Insomma, per mezzo del Decreto Antifrode sono state intaccate solo la metodologia della cessione del credito e quella dello sconto in fattura, lasciando completamente indenne la detrazione fiscale.
Ricorda: la detrazione fiscale con il Superbonus 110% viene corrisposta in cinque anni per mezzo di cinque rate da pari importo.
Ebbene, sembrava che la decisione del Governo si fosse limitata al solo Decreto Antifrode, ma non è stato così.
Infatti, il 27 gennaio 2022 è stato emanato anche il Decreto Sostegni Ter che ha avuto esiti piuttosto pesanti sul mercato dell’edilizia in generale.
Anche in questo caso le due metodologie prese di mira sono state la cessione del credito e lo sconto in fattura. Ma in che modo?
Beh, il Decreto Sostegni Ter ha sancito la fine delle cessioni multiple del credito. Insomma, un credito poteva essere ceduto un’unica volta e questo ha portato a profondi mutamenti nel panorama dei Bonus Edilizi, tanto da portare alcuni istituti di credito a non accettare più la cessione.
Le banche sospendono la cessione del credito per il Superbonus e i Bonus Edilizi: gli effetti del Decreto Sostegni Ter
Ebbene, dopo l’approvazione del Decreto Sostegni Ter il panorama dell’edilizia è precipitato nel caos.
Le motivazioni alla base del Decreto Sostegni Ter e del blocco della cessione multipla del credito erano nobili, ma hanno creato non pochi problemi sia ai cittadini che avevano deciso di utilizzare i Bonus Edilizi, sia alle imprese edilizie stesse.
Ma cos’è accaduto da parte delle banche? Quali sono state le ripercussioni del Decreto Sostegni Ter?
Ebbene, come abbiamo affermato anche in precedenza, alcune banche hanno deciso di mettere un vero e proprio “stop” alla cessione del credito.
Le motivazioni sono state ricondotte alle carenze della normativa. Insomma, per capire meglio come servire i propri clienti, alcune banche hanno deciso di sospendere temporaneamente l’acquisizione di pratiche sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura.
Stiamo parlando di istituti di credito quali Poste Italiane, Banco BPM e Cassa Depositi e Prestiti.
D’altro canto ci sono state alcune banche, come Unicredit o Intesa Sanpaolo che hanno deciso di operare in modo totalmente differente. Infatti, questi istituti di credito hanno deciso di non sospendere la cessione del credito per il Superbonus 110% e per i Bonus Edilizi in generale.
insomma, tali banche hanno dichiarato che il mercato non avrebbe dovuto fermarsi, ma si sarebbe adattato step by step alle nuove direttive del Governo.
Il Governo cambia il Decreto Sostegni Ter: i correttivi per il Superbonus 110% e i Bonus Edilizi
Ebbene, come avremo ormai capito, questa situazione ha bloccato, di fatto, il mercato dei bonus edilizi.
È stata proprio questa la ragione che ha spinto il Governo Draghi ad intervenire nuovamente con delle manovre correttive al Decreto Sostegni Ter.
Ma come funziona oggi la cessione del credito per i Bonus Edilizi e per il Superbonus 110%? Beh, come abbiamo affermato la normativa è cambiata.
Infatti, ad oggi è possibile cedere un credito più di una volta, o meglio, per la precisione fino a tre volte.
Tuttavia, anche in questo caso ci sono delle specifiche da effettuare: tutte le cessioni successive alla prima dovranno essere effettuate tra intermediari finanziari ed istituti di credito iscritti all’albo della Banca d’Italia.
E cos’è cambiato dal punto di vista delle banche e, più nello specifico, di Poste Italiane? Andiamo a scoprirlo nel prossimo paragrafo.
Poste Italiane accetta di nuovo la cessione del credito per il Superbonus e i Bonus Edilizi!
Ebbene, il titolo di questo paragrafo dice tutto: Poste Italiane ha ripreso ad accettare la cessione del credito in seguito ai correttivi al Decreto Sostegni Ter apportati dal Governo Draghi.
Come l’abbiamo scoperto? Beh, molto semplicemente è bastato accedere al sito ufficiale di Poste Italiane nella sezione “Servizi al cittadino”. Qui è presente la voce “Bonus fiscali e cessione del credito” e, all’interno di essa, troviamo una direttiva.
Tale direttiva afferma che a partire dal giorno 7 marzo 2022, dopo l’approvazione delle modifiche al Decreto Sostegni Ter, Poste Italiane riprende ad accettare regolarmente la cessione del credito.
Inoltre, sempre nella stessa sezione possiamo trovare una specifica circa il motivo della sospensione. Infatti, come aveva affermato anche Banco BPM in precedenza, la sospensione delle procedure di accettazione della cessione del credito è stata necessaria per adattarsi ai numerosi cambiamenti della normativa circa i Bonus Edilizi.
Cessione del credito e sconto in fattura: quali novità per il Superbonus e i Bonus Edilizi!
Abbiamo visto che il Governo Draghi è intervenuto con una manovra correttiva per il Superbonus 110% e per i Bonus Edilizi che, dopo l’approvazione del Decreto Sostegni Ter erano, di fatto, bloccati.
Ma come si procederà oggi con la cessione del credito e lo sconto in fattura?
Beh, come abbiamo visto, tutte le cessioni del credito e le procedure di sconto in fattura dovranno disporre del visto di conformità e dell’asseverazione dei prezzi, come previsto dal Decreto Antifrode.
Ricorda: per gli interventi di valore inferiore a 10.000 euro (Bonus Facciate escluso) non vengono richiesti tali documenti.
Inoltre, non si potrà effettuare più di una cessione a meno che esse non avvengano tra banche, assicurazioni o altri intermediari finanziari riconosciuti dalla Banca d’Italia.
È importante sottolineare ancora una volta che un credito si può cedere massimo tre volte.
Inoltre, a partire dalla data del 1° maggio, all’avvenuta cessione del credito l’Agenzia delle Entrate attribuirà un bollino al credito stesso, ossia un codice univoco per poterlo tracciare al meglio.
Attenzione: il credito ceduto è “indivisibile”. Questo significa che non sono accettate cessioni parziali di un credito, ma solo totali.
Copywriter, classe 1998.
Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità
presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management.
Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter.
Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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