Il Superbonus del 110% permette la cessione del credito, ma in tanti si chiedono dove sia più conveniente effettuarla. Scopriamo la risposta.
Il Decreto rilancio permette ai contribuenti di decidere in merito alla cessione del credito d’imposta verso soggetti terzi. In tanti, però, stanno cercando di comprendere al meglio dove poterlo versare. Questo articolo ti aiuterà a fare la scelta più conveniente, dato che la difficoltà sulle varie opzioni può rendere ostica ogni iniziativa.
Si sta parlando delle agevolazioni che lo stato ha messo a disposizione dei cittadini per poter effettuare dei lavori nella casa di proprietà. Il valore è del 110% in base alle spese sostenute nell’arco di tempo che va dal 1° luglio del 2020, fino al 30 giugno del 2022. Vi è anche la possibilità, però, per alcuni soggetti di prorogare tale data fino al 31 dicembre del 2022, ma solo se i lavori effettuati hanno già toccato il 60 % delle costruzioni.
Il governo ha fatto questa scelta per avere una maggiore conformità nella costruzione delle abitazioni, in linea con le direttive europee. Si tratta di migliorie da effettuare sull’abitazione, ma nei rami dell’efficienza energetica, della sicurezza antisismica e per attività tecniche, tipo le asseverazioni.
La miglior scelta del contribuente in merito a chi cedere il credito
Un grandissimo numero di cittadini si è immediatamente messo in moto per poter effettuare degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle abitazioni in cui vivono. Molti di questi soggetti si stanno chiedendo se è meglio affidarsi a una banca o alle Poste italiane, per effettuare l’operazione di cessione del credito.
Ovviamente, non vi è una risposta oggettiva a tale questione, visto che le esigenze delle persone sono del tutto diverse le une dalle altre. Per quanto riguarda la cessione dei crediti edilizi, però, Poste italiane ha deciso da poco tempo di effettuare delle modifiche in merito. In pratica, i dirigenti hanno scelto di abbassare il plafond dei crediti che sono cedibili, ma fino a un tetto di 150 mila euro. Precedentemente lo era di 500 mila euro.
Questo ente ha scelto di optare esclusivamente per le prime cessioni del quinto, le altre non le accetterebbero. Nella pratica dei fatti, l’iniziativa partirà dal 7 di marzo del 2022. “L’acquisto del credito d’imposta avverrà solamente da parte dei soggetti che hanno sostenuto i propri oneri in maniera diretta”, fanno sapere dalle Poste. Queste direttive sono differenti da quelle delle banche, dato che non hanno suddette limitazioni.
Source: direttanews.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.