L’ennesima proroga per il Super Bonus 110% è già sul tavolo. E mentre si valuta con attenzione la scottante questione, scottante anche in Irpinia, della cessione del credito alle banche, si intensificano sia le luci che le ombre sulla misura più discussa degli ultimi anni. Un’occasione per alcuni, un tranello per altri. Nel mezzo la certezza che abbia contribuito a rilanciare un settore in crisi come quello dell’edilizia.
«Certamente è stato un volano straordinario per il comparto. – spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Avellino, Vincenzo Zigarella – Se, da un lato, i proprietari approcciano alla questione con i piedi di piombo, tecnici, imprese e fornitori hanno preso la palla al balzo. L’opportunità è straordinaria e credo che la nostra provincia la stia sfruttando bene».
Al netto, ovviamente, di qualche criticità che riguarda il sistema: «Se nella prima fase ha regnato l’entusiasmo, in un secondo momento sono subentrati i problemi che riguardano principalmente il reperimento dei materiali e le ditte. I prezzi delle materie prime sono arrivati alle stelle e, pur volendole pagare profumatamente, talvolta sono difficili da reperire. Le ditte, inoltre, sono oberate di lavoro e spesso rinunciano ad effettuare lavori piccoli privilegiando i grandi interventi. Certamente, però, l’aumento spropositato dei materiali ha creato una contrazione nei lavori che, fortunatamente, però non si sono mai fermati».
Tantissimi, inoltre, i dubbi che attanagliano i proprietari: «E’ ovvio che la confusione che è stata fatto a livello governativo non ha aiutato. Ci sono stati troppi cambiamenti, troppe limitazioni e troppi rinvii – spiega Zigarella – e questo ha creato smarrimento in chi si apprestava a cominciare un lavoro. Lo spettro dell’Agenzia delle Entrate, poi, ha fatto il resto. La paura di dover restituire i soldi o di veder bloccati i lavori è un problema non da poco. Il mio consiglio è, ovviamente, di affidarsi a professionisti del settore che sappiano consigliare cosa fare e come farlo senza fare mai il passo più lungo della gamba».
Una dritta fondamentale considerando che ci sono dei tempi da rispettare ma anche dei criteri stringenti: «Le maglie, dopo l’ultimo intervento del Governo, si sono molto ristrette. A breve arriverà una nuova proroga per le villette unifamiliari e sarà la quarta. E’ ovvio che se non ci sono linee guida precise si crea confusione. L’unica certezza, al momento, riguarda la scadenza per i condomini nel 2023». Nonostante tutti i dubbi, però, la provincia di Avellino ha risposto bene: «Le richieste arrivano trasversalmente dai proprietari delle villette ai condomini, soprattutto se questi ultimi non sono molto grandi. Come è ovvio quando si tratta di grandi condomini risulta difficile confrontarsi e trovare un accordo tra tutti gli inquilini».
La buona notizia, però, è che i cantieri conclusi o già avviati nella nostra provincia sono tantissimi: «Contribuiranno svecchiare le nostre città e i nostri paesi – dice – . E’ un punto dirimente soprattutto nel caso in cui si decide di abbattere per ricostruire. Quest’ultimo caso, forse il meno applicato, è però, quello che fornisce più garanzie. Si ricostruire ex novo sullo stesso terreno. Il miglioramento energetico e sismico è totale ma, è chiaro, che si tratta di un lavoro molto complesso che presuppone, come prima cosa, il trasferimento della famiglia che ci abita».
In Irpinia, ovviamente, c’è stata molta sensibilità rispetto al capitolo riguardante il sisma bonus. In un territorio al alta sismicità, infatti, molti hanno provveduto a sanare i propri edifici: «E’ tra le misure più richieste – dice l’ingegnere – ma anche in questo caso va valutato attentamente il lavoro da fare, la sua invasività e i tempi di realizzazione. Si tratta di opere strutturali importanti che contribuiscono in maniera decisiva alla vivibilità cittadina». Proprio per questo, secondo il numero uno degli ingegneri irpini, i Sisma Bonus andrebbe tradotto in una misura strutturale: «E’ un’operazione – chiosa – che lascia un gettito importante nelle casse dello Stato, muove l’economia di un settore strategico e migliora la vita delle nostre città. Troppo spesso ci si lamenta delle case vecchie e dei fabbricati obsoleti. Questa è l’occasione per migliorarli ma per farlo bisogna dare delle indicazioni precise, intraprendere una strada e favorire l’adesione di tutti i cittadini».
Source: orticalab.it
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