Non sono ore facili per il governo Draghi, chiamato a mettere d’accordo tutte le forze di maggioranza sulla stretta anti-evasione. Tante le novità: si parte dalla multe – da 30 euro più il 4 per cento del valore della transazione – per gli esercenti e per i professionisti, dunque anche medici, avvocati e tassisti, che non hanno ancora attivato il Pos e che dunque non permettono ai clienti di pagare con le carte. L’obbligo sarà operativo dal 30 giugno di quest’anno e non più da gennaio 2023. Nella stretta c’è anche l’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica per tutte le partite Iva che usufruiscono della flat tax al 15 per cento. Provvedimenti che fanno storcere il naso al centrodestra. A questo si aggiunga la stretta anti-frodi sul Superbonus 110 per cento, dunque sull’incentivo per le ristrutturazioni edilizie per l’efficienza energetica. Qui ad irritarsi potrebbero essere i 5 Stelle. Prevista, inoltre, la revisione dei premi della lotteria degli scontrini, rendendo più semplice il concorso, e un provvedimento ad hoc per facilitare il sequestro dei beni agli oligarchi russi. Lo scrivono Ilario Lombardo e Luca Monticelli su La Stampa.
Il database di chi paga con le carte
Si tratta dunque di un pacchetto di misure che servirà per agevolare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), un decreto che il Consiglio dei ministri italiano dovrebbe varare proprio oggi 13 aprile. Tra le misure che stanno facendo più discutere c’è, senza dubbio, quella della comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati dei pagamenti elettronici con le carte (Guido Crosetto, a tal proposito, parla di «controllo totale sulle vite»). Ancora da definire, invece, i provvedimenti contro l’aumento dei prezzi di energia e carburanti che, verosimilmente, verranno approvati, con un decreto ad hoc, subito dopo le festività di Pasqua. Si va verso il rinnovo dello sconto di 0,30 centesimi sui carburanti (che ci è già costato 1 miliardo di euro). Si studiano, inoltre, nuove misure per contrastare il caro bollette per famiglie e imprese mentre dal ministero della Transizione ecologica si punta a norme di semplificazione per accelerare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo scrive Andrea Ducci sul Corriere della Sera.
Il nuovo portale per i concorsi pubblici
Previsto, secondo quanto riporta Andrea Bassi su Il Messaggero, anche un pacchetto voluto dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, per il pubblico impiego. Verrà rafforzato il portale InPa, cioè il Linkedin dei concorsi pubblici italiani. Le amministrazioni centrali, infatti, dovranno pubblicare i loro bandi di concorso su questo sito così da agevolare tutti coloro che vorranno candidarsi (senza dover più cercare in giro per il web, nella giungla degli annunci). A seguire toccherà a enti e altri organismi pubblici mentre per i Comuni bisognerà attendere la Conferenza unificata. InPa servirà anche a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che vorranno passare da un’amministrazione all’altra: basterà candidarsi ai bandi online. Dal ministero del Sud, guidato da Mara Carfagna, invece, dovrebbero essere previste nuove assunzioni per rafforzare gli enti locali nell’ambito dei progetti del Pnrr (sperando che non si registri l’ennesimo flop). Previsto, infine, un pacchetto di norme di semplificazione per accelerare gli investimenti sul 5G e sulla banda ultralarga.
Foto in copertina di repertorio: EPA/KENZO TRIBOUILLARD
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Source: open.online
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