Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% per i lavori finalizzati a realizzare coperture a verde e giardini pensili ed è stato prorogato fino al 2024. Vediamo insieme in cosa consiste l’agevolazione e come funziona.
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% per quei lavori che interessano opere di realizzazione e sistemazione a verde ed è stato prorogato fino al 2024, dopo essere stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 ed è stato recentemente rinnovato fino al 2024.
Vediamo insieme nel dettaglio in cosa consiste l’agevolazione e quali sono i lavori ammessi.
Bonus verde 2022: come funziona
Per coloro che necessitano di effettuare lavori di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili, la Legge di Bilancio 2017 ha introdotto il bonus verde. L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 36% su un massimo di spesa di 5000 mila euro; pertanto, la detrazione massima è ammonta a 1800 euro.
Leggi anche: Bonus verde 2022: come funziona e quali lavori sono ammessi
La soglia massima precedentemente citata è calcolata a immobile e non a persona: dunque, se il contribuente possiede più di un’abitazione, è possibile usufruire dell’agevolazione più di una volta. Inoltre, il bonus può essere richiesto anche per le spese sostenute per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, caso in cui l’importo massimo fa riferimento alla singola unità immobiliare.
Per poter accedere all’agevolazione è necessario che i pagamenti siano stati eseguiti con modalità tracciabili, ossia, per esempio, tramite bancomat, carta di credito o bonifico bancario.
Lavori inclusi nel bonus verde
Il bonus verde copre i costi sostenuti per la realizzazione e la sistemazione di giardini pensili, pozzi, coperture a verde, pertinenze o recinzioni e impianti di irrigazione. Inoltre, l’incentivo copre anche il compenso per il giardiniere che si occupa delle grandi potature e l’acquisto di piante o arbusti.
Tuttavia, non possono essere i lavori di manutenzione ordinaria periodica, poiché non connessa ad alcun tipo di intervento innovativo o modificativo, e per i lavori in economia, ossia svolti dal proprietario o dall’inquilino senza il ricorso ad un’impresa.
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