Il Governo ha deciso di incentivare ancora una volta la mobilità sostenibile finanziando l’Ecobonus per l’acquisto di auto nuove – elettriche, ibride e termiche – a basse emissioni. Lo stanziamento per gli anni dal 2022 al 2024 previsto da tale misura è di circa due milioni di euro, tratti dagli 8,7 miliardi del Fondo Automotive e pensati per sostenere il mercato automobilistico fino al 2030.
L’Ecobonus consiste in uno sconto sul prezzo di listino della vettura desiderata: alle auto con emissioni da 0 a 60 g/km di anidride carbonica è riservata la maggior parte del bonus, mentre la restante parte viene stanziata per tutte le vetture le cui emissioni sono comprese tra i 61 e i 135 g/km. Dunque, l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in sarà agevolato rispetto a quello di termiche e ibride non ricaricabili.
Ripartizione dei contributi e intestatari
I contributi statali partono da un minimo di 2.000 euro e possono arrivare fino a 5.000 euro: la differenza è segnata dalla tipologia di veicolo che si vuole acquistare e dalla rottamazione o meno di una automobile inquinante. Infatti, non solo viene incentivato l’acquisto di un’auto green, ma si cerca anche di ridurre il parco circolante inquinante promuovendo la rottamazione di tutti quei veicoli che superino gli standard di emissioni accettati.
Quindi, se si acquista un’auto:
- Elettrica 0-20 g/km: senza rottamazione di un vecchio veicolo inquinante si hanno 3.000 euro, con la rottamazione 5.000 euro;
- Plug-in 21-60 g/km: senza rottamazione si possono ottenere 2000 euro di contributo, con la rottamazione di un’auto inquinante 4.000 euro;
- Termica ibrida, mild-hybrid, benzina e diesel 61-135 g/km: si ottiene uno sconto di 2000 euro solo a patto che vanga rottamata un’auto inquinante – fino a Euro 5 -.
Per accedere agli incentivi è importante che l’auto non sia intestata ad una partita IVA e sia, dunque, intestata solo a persone fisiche. Per l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida plug-in viene fatta eccezione nel caso in cui le società acquistino un veicolo delle fasce 0-20 e 21-60 g/km per fare car sharing per almeno 24 mesi.
Acquista con un prestito auto
Acquistare una nuova auto può intaccare parecchio il bilancio familiare, comportando anche tagli rigidi alle spese o il prosciugamento dei propri risparmi. Un rimedio potrebbe essere la rateizzazione della spesa e il ricorso ad un prestito. Infatti, per finanziare l’acquisto di una nuova auto, usufruendo della comodità del pagamento rateale, è possibile richiedere un prestito personale o un prestito finalizzato per l’auto.
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Dopo l’acquisto, l’RC auto
Una volta acquistata l’auto non resta che assicurarla. Anche in questo caso la scelta di un veicolo green può risultare vincente: la mancanza di carburanti infiammabili e la conseguente riduzione dei rischi tende al ribasso il premio di queste tipologie di veicoli. Contribuiscono all’aumento del costo assicurativo, però, le garanzie accessorie che si sceglie di attivare per la propria auto a zero o basse emissioni. Per questo può essere utile confrontare le migliori assicurazioni auto su Segugio.it.
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