L’Azienda Casa Emilia-Romagna (Acer) di Forlì-Cesena e il Comune di Galeata hanno sottoscritto una convenzione con l’obiettivo di utilizzare il superbonus del 110% per la riqualificazione delle palazzine di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un corposo investimento di 1.272.000 euro di cui un milione a carico dell’Acer e di 212mila euro, pari al 20% dell’intero importo, a carico del Comune bidentino. Gli edifici in questione sono ubicati nel centro storico precisamente ai civici 36 e 38 di via IV Novembre e ai civici dal 54 al 60 di via Pietro Nenni.
Gli interventi previsti sul patrimonio immobiliare riguardano il miglioramento delle facciate e l’efficientamento energetico attraverso il cappotto, isolamenti termici e sostituzione di impianti di riscaldamento centralizzati, sostituzione delle caldaie autonome, delle finestre e degli infissi oltre alla installazione di impianti fotovoltaici. Tutta le fasi progettuali dalla fattibilità tecnica-economica al progetto definitivo-esecutivo, la direzione lavori, i collaudi e la contabilità finale sono di competenza dell’Acer, mente il Comune si impegna ad accelerare le pratiche di approvazione degli atti riguardanti la compatibilità edilizia e urbanistica dei progetti.
“Si tratta di un intervento molto ambizioso – commenta la sindaca Elisa Deo – sia sotto il profilo del decoro abitativo pubblico che sociale. Nel nostro territorio non si segnalano casi di morosità e di mancate manutenzioni, ma questo intervento lo concepiamo come un percorso più ampio di supporto sociale e culturale costante per dare alle famiglie a basso reddito che vivono nelle palazzine Erp un senso di appartenenza alla comunità”. Su questi concetti la prima cittadina non ha dubbi. “Noi vogliamo non solo riqualificare questi edifici, ma farli diventare luoghi di comunità rendendoli più belli dal punto di vista estetico, per abbattere i costi energetici rendendoli più funzionali e dignitosi dando però un senso civico-ambientale a tutta l’operazione che sarà a vantaggio non solo di chi vi abita, ma di tutti i cittadini”.
Le scadenze sono molto ravvicinate: entro il 10 maggio ci sarà la verifica formale dei progetti di fattibilità e l’approvazione da parte dell’Acer entro il 15 e, a seguire, entro il 10 luglio la consegna della progettazione esecutiva–definitiva e, al 30 ottobre, la stipula delle convenzioni con gli aggiudicatari che dovranno entro il 30 giugno 2023 aver eseguito il 60% delle opere di cantiere e terminare i lavori il 31 dicembre 2023. “Una corsa contro il tempo alla quale non si sfugge, pena la perdita dei finanziamenti – conclude – ma sono fiduciosa nelle professionalità tecniche e amministrative dell’Acer e del Comune”.
Oscar Bandini
Source: ilrestodelcarlino.it
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