Cresce l’attesa per i nuovi ecobonus, gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni confermati dal governo con il DPCM dello scorso 6 aprile 2022.
A breve infatti dovrebbe arrivare la registrazione della Corte dei Conti: permetterà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che in un paio di giorni permetterà ai concessionari di prenotare gli sconti.
Si può già firmare in anticipo un contratto di acquisto (un atto privato non registrato) in concessionaria, una proposta di acquisto, purché sia subordinata all’effettiva prenotazione del contributo prevedendo l’apposizione su di esso del codice di prenotazione.
Gli incentivi per le auto possono arrivare fino a 5 mila euro e potrebbero riaccendere il mercato dell’auto. Ecco i numeri.
Come funzionano gli incentivi per l’auto 2022
I parametri da considerare per comprendere se e quali incentivi sono sostanzialmente due: le emissioni di anidride carbonica (CO2) dell’auto da comprare e il suo costo al netto di IVA, IPT e messa su strada.
Va poi deciso se si affianca al contributo la rottamazione di un vecchio veicolo (inferiore alla categoria Euro 5): ne può aumentare notevolmente l’importo.
Ecco le cifre in base alle emissioni e al costo:
- Emissioni di CO2 fra 0 e 20 grammi per chilometro (auto elettriche):
€ 3.000 senza rottamazione;
€ 5000 con rottamazione.
Il costo netto dell’auto non può superare i 35 mila euro. - Emissioni di CO2 fra 21 e 60 grammi per chilometro (soprattutto ibride plug-in):
€ 2.000 senza rottamazione;
€ 4000 con rottamazione.
Il costo netto dell’auto non può superare i 45 mila euro. - Emissioni di CO2 fra 61 e 135 grammi per chilometro (soprattutto ibride, ma alcuni veicoli a metano, benzina e diesel):
€ 2000 solo con la rottamazione di un veicolo con classe inferiore a Euro 5.
Il prezzo del nuovo non deve superare i 35 mila euro.
Incentivi auto 2022: chi può chiederli?
Confermato l’impianto degli incentivi del 2021: i nuovi ecobonus sono rivolti alle persone fisiche.
Una piccola eccezione è fatta per le società di car sharing ma solo per veicoli elettrici, ibridi e ibridi plug-in.
Un’altra eccezione è prevista per le PMI attive nel trasporto di cose in conto proprio o terzi: possono accedere al contributo per l’acquisto di veicoli commerciali N1 ed N2, nuovi e con alimentazione esclusivamente elettrica. Serve per questa categoria anche la rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 4. In questi casi sono previsti:
- € 4.000 per N1 fino a 1,5 tonnellate;
- € 6.000 per N1 da 1,5 a 3,5 tonnellate;
- € 12.000 per N2 tra 3,5 e 7 tonnellate;
- € 14.000 per N2 tra 7 e 12 tonnellate.
Incentivi anche per le moto
Previsti anche incentivi per ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (le categorie sono L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7). In questo caso sono previsti questi sconti:
- 30% sul prezzo di acquisto fino a € 3.000
- 40% sul prezzo di acquisto fino a € 4.000, se viene rottamata anche una moto con classe da Euro 0 a Euro 3.
Per ciclomotori e motocicli termici nuovi è previsto, a fronte di uno sconto del 5% del venditore, un contributo del 40% sul prezzo di acquisto fino a € 2.500 con rottamazione.
Incentivi auto 2022: le risorse messe a disposizione dal governo
Il DPCM dello scorso 6 aprile 2022 mette a disposizione 650 milioni di euro l’anno per il 2022, il 2023 e il 2024. Rientrano tra le risorse del Fondo automotive che ha una dotazione di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.
In particolare sono messi a disposizione:
- per le auto elettriche (0-20 g/km di CO2) 220 milioni di euro nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
- per le ibride plug-in (21-60 g/km) 225 milioni di euro nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024;
- per le altre auto (61-135 g/km) 170 milioni di euro nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024;
- per i veicoli commerciali N1 ed N2 elettrici, 10 milioni nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024;
- per ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi sono previsti sono previste risorse da 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024. Per i ciclomotori e motocicli termici nuovi, sono previsti 10 milioni nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.
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