(ANSA) – ANCONA, 29 APR – Aumenta il contributo sisma 2016
con il nuovo prezzario unico. Con l’ordinanza siglata ieri, che
è stata inviata alla Corte dei Conti e che entrerà in vigore
quindi dopo il visto di legittimità, viene approvato il nuovo
prezzario unico del cratere 2022 e si stabilisce un aumento del
costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20%
per gli immobili residenziali. Previste anche ulteriori
maggiorazioni che faranno lievitare il contributo. Le nuove
misure introdotte sono state illustrate stamane dal commissario
straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini. “Un pacchetto di misure straordinarie che risponde in modo
adeguato alla grave sofferenza delle imprese, conseguente al
forte aumento dei prezzi, e torna a rendere competitiva la
ricostruzione post sisma, riconoscendo un aumento del contributo
pubblico, oltre che per il futuro, a tutti i lavori effettuati a
partire da luglio 2021”, ha spiegato il commissario commentando
l’ordinanza varata con l’intesa della Cabina di coordinamento
per contrastare “l’eccezionale aumento dei costi delle materie
prime e far sì che il processo di ricostruzione, dopo le
difficoltà dei mesi scorsi, possa ora riprendere, senza
ulteriori ostacoli, per soddisfare le legittime aspettative dei
cittadini colpiti dal sisma”. Oltre agli aumenti del costo
parametrico, “si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni
che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici
uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con
danni gravissimi, e del 20% per gli altri, e vengono introdotti
meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni
casi, di quasi il 50%”, viene spiegato dalla struttura
commissariale. Per gli immobili produttivi il nuovo costo
parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici
in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio. Il prezzario unico 2022 ed il nuovo costo parametrico
potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di
contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma
anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti
differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e
quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni
effettuate a partire da luglio 2021. Il costo parametrico, che
di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile,
verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi, “garantendo così
– ha sottolineato Legnini – che le somme messe a disposizione
dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in
linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di
grande volatilità come quella attuale”. (ANSA). Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
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