Uno dei provvedimenti contenuti nella legge di Bilancio 2018, premia tutti i cittadini che promuovono la riqualificazione dei condomini, con agevolazioni fiscali destinate al “verde condominiale”
Il bonus verde non è altro che una detrazione fiscale per chi rende più vivibili i condomini, considerati a tutti gli effetti come consumatori. Per evitare spiacevoli sorprese o il mancato riconoscimento della detrazione, il Movimento Difesa del Cittadino, da anni impegnato in campagne a favore della tutela dell’ambiente, ha spiegato in un comunicato ufficiale come usufruire dell’agevolazione è prevista per gli interventi “verdi” nei giardini relativi a “unità immobiliari a uso abitativo”, con esclusione quindi di quelli relativi ad uffici, negozi, ristoranti e capannoni.
L’importo da detrarre
L’importo che si potrà detrarre dall’Irpef è pari al 36%, da ripartire in 10 quote annuali, documentando le spese destinate a interventi quali “sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi” ed anche alla “realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili” o alla “progettazione e manutenzione di questi interventi”. La spesa massima agevolabile sarà di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo della relativa pertinenza. Quindi per un’abitazione l’importo massimo detraibile sarà di 1.800 euro.
Le spese, inoltre, devono essere pagate ed effettivamente rimaste a carico del contribuente (al netto, quindi, di eventuali altri contributi o incentivi) che possiede (in proprietà, nuda proprietà, diritto reale, cioè uso, usufrutto o abitazione), o detiene (per esempio, l’inquilino o il comodatario), l’immobile sul quale saranno effettuati gli interventi.
I destinatari dell’agevolazione
I soggetti agevolati sono solo quelli che pagano l’Irpef, cioè le persone fisiche, i professionisti e gli imprenditori individuali, familiari o coniugali, oltre che i soci delle società semplici, Snc e Sas e i soggetti equiparati.
Per quanto riguarda gli imprenditori individuali e i soci di società semplici, Sas e Snc, potranno essere incentivati solo gli interventi sui giardini delle «abitazioni immobilizzate» (cioè dei fabbricati immobilizzati, diversi da quelli con categorie catastali B, C, D, E e A/10) e non quelli sui giardini degli immobili-merce (cioè quelli registrati a magazzino) o dei fabbricati strumentali.
Se gli interventi sui giardini saranno realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione sarà del 18%. Il pagamento, che deve avvenire nel 2018, deve essere effettuato con bonifico “parlante”, ma sono richiesti comunque solo pagamenti con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni (bonifici, assegni o carte di credito o di debito).
Agevolazioni e spese condominiali
Le agevolazioni valgono anche per le spese sostenute dal condominio? Sì, anche le spese sostenute dal condominio per questi interventi, effettuati sulle parti comuni esterne (fino a un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo), sono detraibili al 36% dai singoli condòmini, a patto che versino la relativa quota condominiale entro il termine di presentazione del 730/2019 o del modello Redditi 2019.
Se il giardino sul quale sono realizzati gli interventi viene venduto la detrazione non utilizzata in tutto o in parte verrà trasferita automaticamente, per i rimanenti periodi di imposta, all’acquirente persona fisica, salvo diverso accordo tra le parti. In caso di decesso il beneficio fiscale si trasmetterà, per intero, esclusivamente all’erede detentore materiale e diretto del bene.
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