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Superbonus 110%, frenata di Draghi: «Non siamo d’accordo sul provvedimento». Ecco perché – ilmessaggero.it

Mario Draghi frena sul superbonus. «Il nostro governo è nato come governo ecologico, fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti. Ma non siamo d’accordo su tutto, sul bonus del 110% non lo siamo, perché il costo di efficientamento è più che triplicato e il prezzo degli investimenti per attuare le ristrutturazioni sono triplicati, perché toglie la trattativa sul prezzo». Ha detto il presidente del Consiglio intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo.

Superbonus, Draghi: «Non siamo d’accordo»

«Il ministro dell’ambiente è stato straordinario, ha fatto provvedimenti straordinari. Possiamo non essere d’accordo sul superbonus 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento – spiega Draghi -. Cito un esempio: il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%, i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazione sono più che triplicati perché il 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo. Poi, le cose vanno avanti in Parlamento, il governo ha fatto quel che poteva e il nostro ministro è molto bravo», chiosa Draghi.

M5S: Draghi non lo boicotti

«Mario Draghi nel suo intervento a Strasburgo durante la plenaria del Parlamento europeo ha dichiarato di non essere d’accordo sul Superbonus; sinceramente lo avevamo già dedotto dai continui blocchi e dalle modifiche apportate alla misura nei mesi scorsi che di fatto hanno rischiato di renderla inutilizzabile. Vorrei ricordare al nostro presidente del consiglio che il Superbonus è espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea.» Così in una nota il deputato M5S Riccardo Fraccaro.

Superbonus al 110%, la proroga

La scadenza del Superbonus al 110% per le villette passa dal 30 giugno al 30 settembre 2022. Questo il termine per effettuare almeno il 30% dei lavori complessivi nelle villette unifamiliari ai fini dell’accesso all’incentivo. E si porta dietro anche una semplificazione. Innanzitutto, per poter accedere fino al 30 dicembre di quest’anno dell’incentivo, sarà necessario aver completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre e non più entro il 30 giugno. Ma nel calcolo del 30% dei lavori completati, si terrà conto non solo di quelli legati al Superbonus, ma anche di quelli edili incentivati con percentuali più basse. Questo renderà più semplice centrare il parametro e ottenere il bonus.

Cos’è e come funziona

Il Superbonus è l’agevolazione fiscale introdotta due anni fa che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’agevolazione si affianca alle detrazioni, già in vigore da molti anni, spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus) e per quelli di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli antisismici (sismabonus).

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