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Superbonus ed Ecobonus, l’allarme dei Giovani di Sicindustria: “Non riusciamo più a monetizzare i crediti” – PalermoToday

Strozzate dall’aumento del prezzo delle materie prime, dei costi dell’energia e dei trasporti, le imprese palermitane lanciano anche l’allarme sulla riscossione dei crediti fiscali relativi a Superbonus 110% ed Ecobonus. “Non riusciamo più a monetizzarli – spiega Giuseppe Paterna, vicepresidente de gruppo giovani imptrenditori di Sicindustria Palermo con delega regionale – perché si sono esauriti i plafond delle banche ad essi destinati”.

Motivo per cui le imprese del comparto energetico si ritrovano in “pancia” (leggasi cassetto fiscale) crediti a sei zeri. “O lo Stato trova una soluzione – prosegue Paterna – o si prevedono scenari a tinte fosche per le imprese, che hanno fatto il cosiddetto sconto in fattura, introdotto dal governo centrale nel gennaio 2020 come forma di pagamento alternativa alle detrazioni in dieci anni e che nel tempo ha subito diverse variazioni dopo che è venuta a galla la triffa delle finte cessioni del credito”.

Ma le aziende, anziché monetizzare, non potrebbero utilizzare questi crediti per pagare meno tasse? “In teoria sì. Quando il cliente effettua il bonifico per l’acquisto del materiale però – risponde Paterna – lo Stato si trattiene già l’8% come anticipo sul pagamento delle tasse, coprendo quindi le esigenze di pagamento delle imposte”.

Quello della mancata monetizzazione dei crediti è un problema che si aggiunge ai rincari di materie prime, energia e trasporti. Questi i temi al centro di un incontro organizzato ieri a Villa Airoldi dalle sezioni giovani di Ance e Sicindustria Palermo. Gli effetti sulle imprese potrebbero essere devastanti, soprattutto per quelle giovanili, costrette a fare i conti con il rischio di una recessione economica e con le incertezze dovute alla guerra fra Russia e Ucraina. 

Dal confronto, così come annunciato al vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, intervenuto in rappresentanza del governo Musumeci, verrà fuori un documento da presentare alla politica. “Affrontare le difficoltà sapendo di poter contare a livello locale su un sostegno della Regione significa poter programmare l’attività economica con minori incognite”, conclude Paterna. 

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