Termoli – Quel che certo è che è stata lasciata un’impronta. Due giorni fa gli abitanti di Termoli si sono svegliati con un gigantesco piede impresso sulla spiaggia sotto le mura del castello cittadino. In molti si erano stupiti, ora l’arcano è stato svelato: non si è trattato di una creatura mitologica ma di E.on, colosso tedesco tra i principali fornitori e distributori di energie rinnovabili. L’installazione rappresenta l’impatto individuale delle emissioni di C02: 7 tonnellate all’anno, tante quante ne peserebbe il Polifemo del litorale. E non lo sapevamo. La proporzione è presto fatta: dal momento che un adulto di 80 chili possiede mediamente un piede di 26 centimetri, l’impronta di un colosso di quelle fattezze misurerebbe proprio 23 metri. E.on ha ora lanciato una nuova app in grado di calcolare il volume dell’impatto ambientale di ciascuno di noi, clienti e non: un modo per ridimensionare quell’impronta. L’installazione, che rimarrà visibile fino all’8 maggio, sugella la sinergia tra la cittadina molisana e la multinazionale di Essen, 72 mila dipendenti e 50 milioni di clienti in tutto il mondo: obiettivo, creare una comunità verde in grado di assimilare e diffondere le buone pratiche quotidiane per salvaguardare il pianeta (e il portafogli, risparmiando sui consumi).
Azienda e territorio
Un’iniziativa presentata il 4 maggio proprio a Termoli durante un evento moderato dal conduttore televisivo Massimiliano Ossini. Oltre al management di E.on Italia hanno partecipato alla tavola rotonda Quintino Pallante, assessore regionale alle Politiche energetiche, il sindaco di Termoli Francesco Roberti, gli assessori Comunali all’Ambiente e al Turismo Rita Colaci e Michele Barile. Ma anche esponenti del mondo scientifico e accademico: Luciano De Bonis, professore dell’Università del Molise, che ha raccontato l’impegno e la proposta formativa dell’Ateneo nella valorizzazione di una pianificazione sostenibile delle risorse naturali ; Daniele Di Tonno, capo area di Rieco Spa, società molisana di servizi per l’ambiente. E ancora: Luigi Lucchese, presidente dell’Associazione ambiente basso Molise, realtà attiva nella salvaguardia della biodiversità e valorizzazione del territorio e dell’ambiente e nella promozione di stili di vita, di consumo e di produzioni ecosostenibili. Infine il meteorologo Andrea Giuliacci, che da anni collabora con E.on nella realizzazione di progetti educativi per sensibilizzare e coinvolgere le più giovani generazioni. E’ proprio con l’Associazione ambiente basso Molise che E.on si è occupata della riqualificazione del bosco delle Fantine a Campomarino Lido, pineta storica andata distrutta durante l’incendio e la tromba d’aria dell’estate 2021, nonché – grazie all’aiuto degli studenti di molte scuole di secondo grado – di prendersi cura della pulizia della spiaggia di Termoli.
Casa green? Si risparmia il 70 per cento
«Oggi più che mai dobbiamo accelerare la transizione energetica perché solo con le fonti rinnovabili possiamo ridurre CO2, che a lungo termine è necessario per salvare il pianeta, ed essere più indipendenti». Frank Meyer, ceo di E.on Italia, ha commentato così l’intenzione del gruppo di diventare protagonista nella realizzazione a lungo termine di case, quartieri e (in futuro) di città completamente green: «Una casa con fotovoltaico, pompa di calore e batteria efficiente può ridurre il consumo di energia di luce e gas del 70 per cento. Questo significa meno emissioni, costi in bolletta inferiori e più indipendenza energetica. In Molise abbiamo con piacere scoperto realtà molto attive e attente nel curare e preservare le risorse locali. Incentivare la cooperazione tra istituzioni, aziende e associazioni è la base per poter realizzare iniziative di successo e di grande impatto. La sinergia con le realtà locali ha dimostrato che insieme possiamo ridurre il nostro impatto sul pianeta e, grazie alle nostre soluzioni, diventare più autonomi dal punto di vista energetico, creando un’Italia più verde. La strada degli incentivi e degli ecobonus varata dal governo è quella vincente».
Consapevolezza ecologica e quartieri verdi
Davide Villa, chief customer officer di E.on Italia, ha sottolineato la necessità di aumentare la consapevolezza delle persone riguardo alle sfide e ai problemi del cambiamento climatico: «Vogliamo creare la più grande comunità verde in Italia, in cui ognuno può agire concretamente per ridurre il proprio impatto sul pianeta, anche grazie ai consigli ricevuti anche tramite la nostra app». Secondo i vertici aziendali raggiungere l’indipendenza dalle altre fonti energetiche è possibile, ma comunque non ancora immediato: «Sostituire completamente il gas è possibile, anche se ci vorrà un po’. Ma dobbiamo cominciare subito», ha chiosato Meyer. Il colosso tedesco, che ha annunciato di aver siglato con il gruppo Lendlease una joint venture che farà di Mind (distretto milanese che ha preso il posto dei padiglioni di Expo 2015) la prima circoscrizione italiana a essere dotata del sistema di riscaldamento e raffreddamento a emissioni zero.. Anche se la strada verso transizione e ecosostenibilità non passa (solo) da tecnologie avanzate e grandi investimenti, come ha ricordato il sindaco di Termoli Francesco Roberti: «Per fare un piccolo passo in avanti basterebbe che noi tutti ci ricordassimo di spegnere le luci prima di uscire da una stanza, come ci hanno insegnato i nostri genitori».
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