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Superbonus e lavori incentivati, grandi cantieri aperti solo alle imprese qualificate. Nuova stretta in vista, ma i piccoli insorgono – la Repubblica

Bonus casa per grandi lavori solo con imprese certificate. Dal primo gennaio del prossimo anno per gli appalti oltre i 516.000 euro scatta l’obbligo di avere la certificazione SOA, ossia la stessa prevista per gli appalti pubblici, che attesta capacità economica e tecnica dell’impresa. Le novità in un emendamento al decreto Ucraina bis che sarà in Aula oggi al Senato. Le nuove regole dal 1° gennaio 2023. Nel decreto anche chiarimenti sull’obbligo di applicazione dei contratti del settore edilizio per i lavori oltre i 70.000 euro che scatta dal 27 maggio prossimo.

Superbonus, tutte le domande e risposte

La certificazione obbligatoria

La certificazione SOA è prevista dal codice degli appalti pubblici. Possono ottenerla solo le imprese che hanno una capacità economica adeguata in riferimento all’ammontare dei lavori che dovranno eseguire, un’idonea attrezzatura tecnica, esperienza nello stesso settore, direttore dei lavori in possesso di qualifiche professionali specifiche e di esperienza come responsabile del cantere. Si tratta di paletti che sono stati posti per garantire la realizzazione di opere con soldi pubblici solo da parte di imprese realmente qualificate. Un principio, questo, che viene ora esteso anche ai lavori edilizi per i quali è prevista la detrazione, e quindi di fatto il rimborso da parte dello Stato, di tutto o in parte l’ammontare della spesa. La certificazione Soa è richiesta, ad esempio, oltre che nel caso di appalti, alle imprese che lavorano alla ricostruzione delle zone terremotate, interventi per i quali è previsto un contributo pubblico.   

Interessati tutti i bonus casa

I nuovi obblighi riguardano infatti tutti i lavori edilizi e non solo il Superbonus, ma solo quando l’importo è consistente. E’ stata per questo prevista la soglia di 516.000 euro, mentre nel caso degli appalti pubblici, e nei lavori privati di ricostruzione post-terremoto, la certificazione è richiesta per appalti al di sopra dei 150.000 euro. L’introduzione della certificazione SOA era stata richiesta da tempo dall’Ance, l’associazione dei costruttori, che aveva da tempo denunciato la presenza di imprese “improvvisate” a caccia di grandi cantieri da Superbonus, senza avere le qualifiche necessarie. In ogni caso la norma si applica per tutti i bonus edilizi, anche se, visto l’ammontare, saranno interessati solamente i condomini.

Imprese associate per i grandi lavori

Confartigianato e Cna hanno criticato l’estensione dell’obbligo di qualificazione SOA in quanto escluderebbe di fatto dai lavori di riqualificazione le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici e quindi soprattutto le piccole imprese. Il codice degli appalti, però, in merito alla certificazione SOA prevede che le imprese che non dispongono singolarmente dei requisiti speciali di qualificazione richiesti in merito alla capacità economica relativa a quel determinato ammontare dei lavori possano ottenere l’appalto costituendo un consorzio o un raggruppamento temporaneo di imprese, a patto di rispettare la soglia minima dei requisiti richiesti dalle norme. 

Scadenze e periodo transitorio

Le nuove norme secondo il testo saranno in vigore dal 1° gennaio prossimo, ma fino al 30 giugno 2023 potranno avere gli appalti anche le imprese che hanno in corso la richiesta di certificazione SOA. Successivamente potrà firmare il contratto solo chi è già in possesso della certificazione. Le norme si applicheranno solo per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2023.

Le regolarità contrattuale delle imprese edili

Dal prossimo 27 maggio, intanto, scatta la norma che impone per tutti i lavori di importo superiore ai 70.000 euro l’obbligo di rivolgersi esclusivamente ad imprese che applicano i dipendenti i contratti del settore edilizio. Il vincolo riguarda esclusivamente le imprese edili, non ad esempio quelle che appartengono al settore dell’industria come le imprese che producono e installano serramenti o impianti di riscaldamento.

Source: repubblica.it

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