Non solo pannelli solari e cappotto isolante, tra le possibilità offerte dal Superbonus per rendere più efficiente e prestante la propria casa dal punto di vista energetico esistono anche le sonde geotermiche.
La legge di conversione del decreto Energia rende infatti ora possibile beneficiare della detrazione anche per l’utilizzo di questo tipo di tecnologia, che sfrutta il calore del suolo per riscaldare e raffrescare le abitazioni.
Il calore della terra rappresenta una preziosa risorsa: esso aumenta mano a mano che si scende in profondità. Secondo il gradiente geotermico medio, si ha un aumento di 30 gradi per ogni chilometro di profondità.
Chi può ottenere il Superbonus per le sonde geotermiche
Attualmente, possono beneficiare delle agevolazioni gli impianti “a bassa entalpia” che sono in grado di sfruttare il calore del suolo inferiore ai 90 gradi e che quindi necessitano di scavi di profondità contenuta.
Altra condizione necessaria per poter realizzare un impianto di questo tipo è la presenza di un terreno accanto all’edificio o alla villetta in questione dove poter installare le sonde.
Come funzionano le sonde geotermiche
La sonda geotermica è uno scambiatore di calore. L’impianto è costituito da un insieme di tubi all’interno dei quali si trova un fluido che permette il passaggio del calore dal terreno alla sonda.
Si tratta di un circuito chiuso, sicuro, che non permette dispersioni o contaminazioni del terreno stesso.
Esistono due tipologie di sonde, verticali o orizzontali, e queste vengono scelte in base alla tipologia di terreno che dovrà ospitarle e alle condizioni climatiche del luogo.
Il calore raccolto viene accumulato e distribuito per garantire la presenza continua dell’energia.
Il parere di Enea
Enea, ente pubblico di ricerca italiano attivo nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, sottolinea i vantaggi della scelta delle sonde geotermiche.
L’ente spiega che questo sistema si presta a essere utilizzato quasi in tutta Italia, poiché è possibile sfruttare la variazione della temperatura del suolo già al di sotto dei 15 metri di profondità.
Sempre Enea spiega, inoltre, che le sonde geotermiche garantiscono una riduzione dei consumi energetici pari al 30/70% per il riscaldamento e al 20/50% per l’aria condizionata.
Le percentuali variano in base all’efficienza del sistema installato.
Le agevolazioni previste
Grazie al Superbonus è possibile ottenere un contributo massimo pari a 30.000 euro, mentre il costo medio di un impianto si aggira intorno ai 20.000 euro.
di Anna Barbetta
Source: immobiliare.it
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