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Una volta presentato un Sal al 30%, i lavori relativi a quell’intervento di superbonus vanno completati, anche se vanno oltre il periodo agevolato, come potrà accadere per le case unifamiliari. Non è possibile, quindi, fruire della detrazione per un intervento che non viene poi completato. Anche se, in positivo, viene confermata la possibilità di pagare prima i lavori e poi realizzarli.
Sal pagato, termini scaduti: che fare?
Questi principi sono stati affermati ieri in una risposta in commissione Finanze alla Camera, data a un’interrogazione di Gian Mario Fragomeli (Pd) che poneva un caso molto frequente in questo periodo.
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Se, cioè, il contribuente che esegue i lavori, «pagando nel corso di essi acconti coerenti con gli stati di avanzamento dei lavori (Sal) non inferiori al 30%, e che non riesce però a portarli completamente a termine, abbia comunque diritto a godere dei relativi benefici fiscali».
In sostanza, la domanda è se si può ottenere l’agevolazione «ancorché non venga raggiunto il 100%» dei lavori preventivati, ferma restando la verifica di tutte le altre condizioni.
Possibile saldare i lavori e finirli «fuori tempo»
La risposta che arriva dal ministero dell’Economia, sentita l’agenzia delle Entrate, è negativa, anche se apre alla possibilità di pagare prima e poi effettuare i lavori. E spiega che «anche se le norme non stabiliscono il termine entro il quale i lavori debbano essere ultimati ai fini del consolidamento della detrazione o dell’esercizio dell’opzione per una delle modalità alternative alla fruizione diretta della detrazione», come già precisato in diverse occasioni, «risulta necessario che gli interventi vengano comunque ultimati».
Source: ilsole24ore.com
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