Il bonus mobili 2022 può essere inserito nel 730, ma come funziona la compilazione? Ecco le indicazioni utili per poter beneficiare della detrazione prevista
Il bonus mobili 2022, la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, può essere indicato nel 730. Ma dove? Presto detto.
Il bonus mobili deve essere indicato nel Quadro E, “Oneri e spese“, della dichiarazione dei redditi 2022. Come spiegato dalle istruzioni in Pdf dell’Agenzia delle Entrate sulla dichiarazione dei redditi 2022, il bonus mobili deve essere indicato nel Quadro E, nella Sezione III C, Rigo E57.
Secondo quanto ricordato, ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50 per cento prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è riconosciuta una detrazione del 50 per cento per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, la detrazione spetta su un ammontare massimo di spesa non superiore a 16.000 euro. La detrazione è ripartita in 10 rate di pari importo. Si ricorda che i limiti di spesa sono riferiti alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa.
Le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.
La detrazione spetta solo se sono state sostenute spese per i seguenti interventi di recupero del patrimonio edilizio:
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manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
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manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
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ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
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ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all’alienazione o assegnazione dell’immobile.
Ulteriori interventi riconducibili alla manutenzione straordinaria sono quelli finalizzati al risparmio energetico volti all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia e/o alla sostituzione di componenti essenziali degli impianti tecnologici.
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