Il fotovoltaico deve diventare obbligatorio secondo l’Europa, al fine di diminuire la dipendenza dal gas russo. A sostenere questa iniziativa è la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen: «Rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025, e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029. Questo è un piano ambizioso, ma realistico». Nel dettaglio si tratterebbe di “un obbligo legale graduale”. Una decisione in questo senso potrebbe far raddoppiare le installazioni di fotovoltaico entro il 2030, fino a far toccare quota 600 gigawatt di capacità prodotta su tutto il territorio dell’Unione Europea. Daniele Iudicone, cofondatore di IMC Holding e Ceo di Fotovoltaico Semplice, sofferma la sua analisi nella conseguenza positiva a beneficio dell’ambiente, quando si adottano investimenti di sostenibilità come il fotovoltaico.
Che ruolo svolge il fotovoltaico a beneficio dell’ambiente?
«Oltre all’importante risparmio in bolletta, l’energia solare riesce ad abbinare al beneficio economico anche quello ambientale. Considerato, a ragione, la miglior alternativa all’impiego di combustibili fossili, nocivi e inquinanti per l’intero ecosistema a causa della dispersione di anidride carbonica, un impianto fotovoltaico di 3kW equivale alla piantumazione di quasi 200 alberi. Nell’arco di 20 anni, secondo le stime, ciò si traduce in un risparmio di CO2 pari a 38 tonnellate. Se a ciò sommiamo l’efficienza superiore dei pannelli fotovoltaici rispetto agli impianti distributivi canonici di energia, è facile comprendere perché l’Unione Europea stia puntando molto su una diffusione capillare di questa fonte rinnovabile. Oltre a garantire energia pulita e indipendenza energetica, i benefici ambientali del fotovoltaico riguardano inoltre ulteriori aspetti: grazie alle proprie caratteristiche specifiche, l’energia solare non produce emissioni o scorie, la sua temperatura termica rimane controllata e il funzionamento generale dell’intero impianto non compromette in alcun modo l’ambiente circostante».
È possibile iniziare un percorso di indipendenza energetica?
«In un periodo storico di crisi come il nostro, iniziare un percorso di indipendenza energetica è non soltanto possibile, ma fortemente auspicabile. Il fotovoltaico, in un contesto di aumenti importanti delle bollette per famiglie e imprese e caro prezzi, rappresenta un alleato straordinario. Grazie alle ultime innovazioni, tra pannelli sempre più potenti e batterie capaci di accumulare e convertire grossi quantitativi di energia solare, è possibile raggiungere un livello di indipendenza dalle energie tradizionali pari al 90%. Il solo requisito necessario è la presenza di tetti idonei all’installazione di pannelli. Inoltre, come già avviene in numerosi Paesi europei, come Spagna e Grecia, una diffusione più ampia del fotovoltaico porterà alla creazione delle cosiddette comunità energetiche. Ciò consente alle persone di diventare prosumer (consumatori e produttori al tempo stesso) in grado di condividere energia pulita ottenuta attraverso le fonti rinnovabili, al fine di garantirsi indipendenza energetica e crearne in surplus per l’intera comunità».
Perché attendere l’emergenza, senza anticipare il beneficio all’ambiente?
«Con l’idea del Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, che ha proposto di rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025, e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029, è probabile verranno compiuti dei significativi passi in avanti nei prossimi anni. Ma nonostante l’aggravarsi della crisi ambientale, il nostro Paese adotta il fotovoltaico in quota minore e con più lentezza rispetto agli altri membri della Comunità Europea. L’emergenza si fronteggia con azioni concrete, e il primo input dovrebbe arrivare a livello governativo. Per dare un contributo tangibile al nostro Paese, infatti, occorrerebbe proseguire con misure ad hoc comparabili per portata al Superbonus 110%. Un Superbonus energetico, ad esempio, consentirebbe a molte più famiglie di creare un impianto su misura dotato di batterie, così da essere utilizzabile anche in assenza di sole e senza acquistare energia dalla rete elettrica. Con agevolazioni e sistemi normativi chiari per imprese e clienti, il fotovoltaico potrebbe diventare uno strumento fondamentale e molto più diffuso. Con benefici, ambientali ed economici, che guardano sia al breve sia al lungo periodo».
Francesco Fravolini
Source: linkiesta.it
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