Bonus senza ISEE per tutti. Il Governo Draghi allarga la lista delle agevolazioni indirizzate ai cittadini italiani a prescindere dalla condizione patrimoniale e reddituale: si possono ottenere 1800 euro fino al 2021 per rinnovare il look della propria casa.
La Legge di Bilancio 2022 ha ormai da tempo chiuso la questione sui Bonus riconfermati al 2022. Nonostante alcune agevolazioni siano state tagliate tanto nella detrazione fiscale, quanto degli importi, alcuni Bonus casa sono usciti indenni dal processo di ridimensionamento attuato dal Governo Draghi.
In questo pacchetto c’è spazio per il Bonus Verde 2022. Stiamo parlando di un’agevolazione senza ISEE richiedibile da tutti, indipendentemente dal reddito personale. L’indicatore della Situazione Economica Equivalente, infatti, non viene utilizzato come parametro per definire gli importi spettanti, così come per tutti gli altri Bonus ristrutturazione casa.
Quest’ultimi rientrano nel programma di recupero del patrimonio edilizio messo in campo dal Governo.
La definizione di Bonus ristrutturazione casa non è quindi casuale: si tratta di agevolazioni concesse a chi interviene su un immobile mettendo a punto interventi di ammodernamento. Ebbene, anche il Bonus senza ISEE da 1800 euro rientra in questa categoria.
Ma vediamo subito in cosa consiste il Bonus verde fino a 1800 euro, quali sono i requisiti da rispettare per poter beneficiare della detrazione fiscale, a chi spetta e come funziona, senza tralasciare le ultime novità riguardanti la proroga del contributo al 2024.
Bonus senza ISEE, 1800 euro a tutti fino al 2024: in cosa consiste
Prima ancora di andare a vedere le caratteristiche pecuniarie del Bonus senza ISEE in questione, cerchiamo di capire in cosa consiste. Già il nome stesso è di grande aiuto.
Il Bonus verde da 1800 euro viene concesso dietro la realizzazione di lavori aventi ad oggetto l’ammodernamento delle aree verdi esterne alla propria abitazione.
In altre parole, tutte le spese sostenute dai cittadini per mettere a nuovo le zone verdi sono coperte dal Bonus senza ISEE fino a 1800 euro. Anticipiamo fin da subito che non si tratta di una misura pensata solo per il rinnovo dei giardini.
Prorogato dal Governo Draghi fino al 2024 e gestito dall’Agenzia delle Entrate, il Bonus verde spetta solo a chi intende sistemare una zona esterna calpestabile. Ad esempio, sono ammesse a detrazione fiscale le spese sostenute per eseguire lavori su giardini e terrazzi.
Bonus senza ISEE, quali sono le zone verdi coperte dall’agevolazione
Abbiamo appena detto che non tutti i lavori effettuati sulle aree esterne rientrano nel Bonus senza ISEE di 1800 euro. Bisogna, però, dare una definizione di aree esterne calpestabili.
Occorre fare molta attenzione perché non tutte rientrano nel Bonus verde prorogato fino a l 2024. Prova ne sono i balconi.
Eventuali lavori di ristrutturazione eseguiti su questa specifica parte di edificio non danno diritto all’agevolazione, neppure se si decide di mettere delle piante. In questo caso si potrà richiedere il Bonus facciate 60%, ma non il Bonus verde.
Riassumendo: se decidi di eseguire lavori su un balcone non avrai diritto alla detrazione fiscale implicita nel Bonus senza ISEE da 1800 euro.
Bonus senza ISEE, 1800 euro per tutti: ecco i lavori non ammessi
Oltre ai balconi, ci sono altri interventi che pur realizzati per ammodernare le aree verdi della propria casa non permettono il riconoscimento della detrazione fiscale fissata per il Bonus Verde.
I lavori manutentivi ordinari vanno ad inserirsi nell’elenco degli interventi esclusi dal Bonus senza ISEE fino a 1800 euro, senza alcuna eccezione. Cosa significa? L’esclusione dalla detrazione fiscale è prevista anche se i lavori vengono eseguiti su un’area calpestabile o su zone ammesse.
Gli unici interventi che garantiscono il riconoscimento del Bonus verde sono quelli di manutenzione straordinaria, capaci di rinnovare completamente l’area verde su cui si decide di intervenire.
Stando a quanto appena detto, i lavori ordinari (potatura di cespugli, alberi, manutenzione periodica delle aree verdi) non verranno ammessi a beneficio.
Bonus senza ISEE, 1800 euro a tutti fino al 2024: quali sono le spese non ammesse
Visti i lavori rientranti a pieno titolo nel Bonus senza ISEE dedicato alle aree verdi, passiamo ora ai grandi esclusi dall’agevolazione. Non tutte le spese, lo ribadiamo ancora una volta, sono agevolabili.
Tra gli interventi che danno diritto al contributo gestito dall’Agenzia delle Entrate, in linea generale, troviamo quelli in grado di realizzare un ammodernamento straordinario della zona verde.
Per questo motivo, sono agevolabili le spese sostenute per l’installazione di pozzi, il rifacimento del manto erboso (non ad uso sportivo), i giardini pensili e le coperture.
Stessa cosa per le potature straordinarie, l’acquisto e la collocazione di nuove piante, oltre all’installazione di nuovi sistemi di irrigazione.
Maggiori informazioni sul Bonu senza ISEE da 1800 euro le trovate della guida fornita dall’Agenzia delle Entrate ente gestore del contributo.
Bonus verde 2022, senza ISEE fino a 1800 euro: a chi spetta?
Chiarita la questione sugli interventi ammessi e non ammessi al Bonus verde da 1800 euro concentriamoci sui beneficiari. A questo punto rimane da chiedersi: a chi spetta la detrazione fiscale sulle spese sostenute per mettere a nuovo le aree verdi?
Trattandosi di un Bonus senza ISEE, svincolato dal rispetto di limiti patrimoniali e reddituali, spetta a tutti i cittadini che hanno intenzione di rinnovare gli ambienti esterni del proprio immobile accollandosene le spese.
Beneficiari dell’agevolazione sono sia i proprietari degli immobili, sia gli affittuari dello stesso. E’ l’Agenzia delle Entrate, ancora una volta, a stabilire chi potrà servirsi del Bonus senza ISEE fino a 1800 euro.
Nel caso degli inquilini con contratto di locazione stipulato, spetta agli stessi comunicare all’effettivo proprietario la volontà di intervenire sulle aree esterne dell’edificio. Ricordiamo che dovrà comunque trattarsi di lavori straordinari, gli unici ammessi a beneficio.
Altra precisazione va fatta sugli edifici condominiali. Questi sono ammessi al Bonus verde senza ISEE di 1800 euro solo per le parti comuni. Spetterà ai condomini ripartire il Bonus in diverse quote, tenendo conto dei millesimi condominiali.
L’amministratore di condominio dovrà poi compilare una dichiarazione in cui andranno indicate le spese sostenute da ogni abitante del condominio.
Solo in questo caso il Bonus senza ISEE fino a 1800 euro verrà riconosciuto anche per i lavori eseguiti sui condomini.
Bonus verde senza ISEE, 1800 euro per tutti: a quanto ammonta la detrazione fiscale
Chiudiamo la nostra disamina sul Bonus verde senza ISEE analizzandone gli importi. Fino a questo momento, abbiamo sempre menzionato un’unica cifra: 1800 euro di agevolazione.
In tal senso, è importante fare una premessa: la quota di 1800 euro rappresenta il tetto massimo di rimborso spese ottenibile per le spese ammesse a beneficio. Non è quindi un importo fisso.
L’Agenzia delle Entrate precisa, infatti, che le spese per mettere a punto i lavori sulle aree verdi non possono oltrepassare i 5000 euro totali. La detrazione fiscale, invece, è del 36%. Ne deriva che il Bonus senza ISEE prevede un rimborso massimo di 1800 euro.
Se le spese sostenute per rinnovare l’area verde esterna sono inferiori a 5000 euro, il Bonus verde garantirà meno dei 1800 euro di rimborso. Quest’ultimo verrà spalmato su dieci rate annuali di pari importo.
Attenzione a non fare confusione: trattandosi di una detrazione fiscale, il Bonus senza ISEE fino a 1800 euro non si concretizza dell’accredito di una somma di denaro ai beneficiari.
L’ammontare delle spese sostenute va inserito nella dichiarazione dei redditi, mentre il beneficio garantirà uno “sconto” sulle tasse da pagare allo Stato
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