Occhiobello. “Il Comune si trova in una situazione di assoluto rischio di default, al quale non si può rispondere pensando di gestire la cantina di casa propria”. Ad affermarlo è Irene Boni per il gruppo consiliare ‘Occhiobello per te’, che attacca la giunta per la mancata rinegoziazione dei mutui.
“Da mesi – dice Boni – escono voci di difficoltà, sorte a seguito di eredità che questa amministrazione si sarebbe trovata dinnanzi, quali i mutui contratti in passato. Ebbene, noi ci siamo preoccupati di eseguire attente analisi di ciò che era possibile fare per limitare i danni al Comune, ma che l’amministrazione Coizzi non è stata in grado di fare.
L’unica cosa chiara che emerge, è che sono arrivati tardi per la rinegoziazione dei mutui, cosa che avrebbe comportato un risparmio di circa un milione di euro per l’anno in corso”.
Secondo l’opposizione “tale occasione poteva essere sfruttata già lo scorso anno (come altri comuni vicini a noi hanno fatto, come ben sa il nostro segretario comunale), ma Occhiobello è rimasta a guardare. Era dovere dei nostri amministratori (e dei loro consulenti) conoscere; in fondo i nostri cittadini li pagano (profumatamente) proprio per quello. L’assessore al bilancio, in particolare, doveva avere ben chiara la situazione, visto che una buona parte dei mutui porta il suo nome. Ma si trincera dietro la giustificazione che la comunicazione sarebbe arrivata tardi”. Boni accusa anche il sindaco di non aver pensato di “spiegare chiaramente gli errori della sua amministrazione” durante l’ultimo Consiglio comunale.
“Non vogliamo polemizzare, ma i dati parlano chiaro”, sostiene ancora la consigliera, “se si fossero rinegoziati in tempo i mutui, oggi pagheremmo rate dimezzate e molti tagli di bilancio che, inevitabilmente, ricadranno sui cittadini, potevano essere evitati”.
Criticato anche la scelta di puntare sull’incasso “di insoluti delle contravvenzioni per importi mai visti; milioni di euro di evasione che, per miracolo, si crede di poter recuperare, nell’attuale situazione socioeconomica”. Ancora, secondo Boni vi sarà “l’aumento delle aliquote Imu per gli immobili produttivi” che “peserà ancora una volta su quelle categorie che sono state il nostro punto di forza, progresso ed orgoglio per anni ed anni: imprese, industrie, artigiani, commercianti, casa di cura, alberghi, ecc. Per non parlare dell’aumento delle rette scolastiche e dei tagli dei contributi alle associazioni, agli eventi”.
“La chiara ed unica conseguenza delle scelte di questa amministrazione alla frutta – conclude la consigliera di opposizione – è che cittadini ed imprese pagheranno di più, senza avere un ritorno adeguato in termini di servizi ed iniziative, come erano stati abituati”.
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