Superbonus 110% ancora una volta nell’occhio del ciclone. Novità in vista da parte del premier Draghi che nel corso del 2022 ha più volte fissato nuove regole allo scopo di migliorare il funzionamento del Bonus casa per eccellenza.
A cambiare sono ancora una volta le scadenze, mentre arriva la proroga per gli edifici unifamiliari e per lo Stato di Avanzamento di Avanzamento dei Lavori (SAL 30%). Ritoccata anche l’opzione cessione del credito. Scopriamo insieme quali sono gli ultimi interventi valevoli fino al 2023.
Di acqua sotto i ponti ne è passata da quando con il Decreto Rilancio l’attuale presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, all’epoca Presidente del Consiglio, ha sancito l’entrata in scena del Superbonus 110%.
Pur non essendo passata una vita, il principale Bonus ristrutturazione casa non ha mai avuto vita facile. Con il passare degli anni la sua natura originale è stata completamente rivoluzionata dall’introduzione di nuove regole, modifiche, adeguamenti e restrizioni.
In questo clima di continuo fare e rifare la misura viene spontaneo chiedersi quali sono le più recenti novità disponibili sul Superbonus 110%.
Stando gli ultimi aggiornamenti, nuove regole disciplinano il funzionamento dell’opzione cessione del credito, mentre il capitolo proroga scadenza per gli edifici unifamiliari pare essere definitivamente chiuso.
Allo stesso tempo, la scarsità delle materie prime (sempre più costose) mette a serio rischio la prosecuzione dei lavori, con il pericolo di un imminente blocco dei cantieri fino a questo momento scongiurato.
Insomma, nell’ultimo periodo non sono certamente mancate le novità. Proprio la velocità con cui sono arrivate ha confuso ancora più le acque.
Fino ad arrivare alle ultime dichiarazioni del premier Mario Draghi che non fanno intravedere nulla di buono sulla possibilità di avere il Superbonus 110% ancora per diversi anni. Tutt’altro, l’agevolazione potrebbe uscire di scena molto prima della naturale scadenza fissata al 2025.
Ma vediamo subito quali sono le più recenti novità sul Superbonus 110% e le regole da rispettare almeno al 2023.
Superbonus 110%, novità in vista: nuove regole fino al 2023: cosa cambia?
E’ l’Agenzia delle Entrate, probabilmente per cercare di lenire la confusione generata dalle più recenti novità in tema Superbonus 110%, ad intervenire cercando di ristabilire l’ordine delle cose con la circolare n. 19 del 27 maggio 2022.
Il documento riassume infatti tutte le nuove regole e novità riguardanti il Bonus ristrutturazione casa dal 2022 fino a 2023. Ma a cosa bisogna fare attenzione?
Come anticipato in apertura di articolo, il Bonus 110% ha subito numerose modifiche con il passare degli anni che lo hanno allontanato sempre di più dalla versione originale approvata sotto il Governo Conte.
Pur venendo meno molte condizioni passate, rimane intatto l’obiettivo da perseguire: tramite il Superbonus 110% si punta a rinnovare il patrimonio immobiliare italiano e ad incentivare la riqualificazione energetica degli edifici.
Ma c’è di più. L’agevolazione leader dei Bonus casa garantisce la realizzazione di tutta una serie di interventi raggruppati in due grandi categorie: lavori trainanti e trainati.
I lavori principali comprendono i miglioramenti antisismici, il cambio dei sistemi di climatizzazione, il cappotto termico, mentre nell’altro gruppo di lavori sono compresi gli interventi necessari per installare colonne per la carica dei mezzi elettrici, pannelli solari (compresa la posa), oltre a un pacchetto di lavori considerati ausiliari.
Queste regole, dunque, rimangono immutate fino al 2025 (anno di scadenza naturale del Superbonus 110%), o almeno fino al 2023 nel caso in cui si decidesse di tagliare il Bonus casa già il prossimo anno.
Superbonus 110%, nuove regole per le unifamiliari: arriva la proroga a settembre 2022. Ecco la novità
Quali novità hanno interessato il Superbonus 110% nell’ultimo periodo? Negli ultimi mesi tutta l’attenzione è stata concentrata sull’eventualità di dilatare i termini di fruizione dell’agevolazione per gli edifici unifamiliari.
Fortunatamente, dopo mille polemiche al riguardo la decisione è stata presa. Grazie al Decreto Ucraina sono stati posticipati i tempi per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione richiesti su particolari edifici: le villette.
La Legge di Bilancio 2022 aveva già messo nero su bianco le regole da rispettare almeno dal punto di vista della scadenza, il provvedimento del Governo ha poi modificato il tutto.
L’urgenza di dare l’ok alla proroga del Superbonus 110% con riferimento ai lavori eseguiti sulle villette (la scadenza iniziale era fissata al 30 giugno 2022) è giustificata dagli eventi degli ultimi mesi.
La scarsità delle risorse materiali sempre più difficili da trovare e l’impennata dei loro prezzi hanno reso più difficile la ricerca di imprese disposte ad eseguire i lavori. Di conseguenza si è assistito ad un rallentamento/blocco dei cantieri.
La decisione del Governo Draghi di concedere la proroga del Superbonus 110% agli edifici unifamiliari al 30 settembre 2022, quindi, era l’unica chance a disposizione per evitare una situazione ancora più difficile di quella attuale.
Riassumendo: il SAL 30% potrà essere raggiunto entro la fine di settembre 2022.
Nessuna novità si ravvisa invece per la scadenza definitiva per gli stessi edifici: si potrà usufruire del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022.
Se ci saranno altre regole da rispettare a partire dal 2023 ancora non è dato saperlo.
Superbonus 110%, per i condomini scadenza al 2023: quali sono le date da tenere a mente
Forniamo ora una rapida panoramica sulle scadenze del Superbonus 110%. Partiamo proprio dagli edifici unifamiliari (villette).
In questo caso, la data da fissare in mente per il raggiungimento della percentuale SAL (30%) è quella del 30 settembre 2022, mentre si potrà accedere alla detrazione totale (110%) fino alla fine dell’anno.
Il 30 dicembre 2023 scatta la scadenza per i condomini composti da un numero di edifici variabile da 2 a 4, alla condizione che almeno il 30% dei lavori totali venga completo entro il 30 giugno dello stesso anno.
Superata tale data, la detrazione fiscale prevista dal Superbonus 110% subirà un taglio nel corso degli anni. Sarà del 70% nel 2024, fino a scendere al 65% nel 2025 (anno di estinzione definitiva del Bonus casa).
Per i lavori da eseguire su immobili colpiti dal sisma la scadenza del Superbonus 110% è fissata al 2025.
Superbonus 110%, novità e nuove regole per la cessione del credito: gli ultimi aggiornamenti
Occupiamoci ora delle novità e delle nuove regole introdotte dall’Esecutivo italiano per potenziare il funzionamento dell’opzione cessione del credito.
Cogliamo l’occasione per ricordare che l’accesso alla detrazione implicita del Superbonus 110% si può ottenere come detrazione fiscale, sconto in fattura o cessione del credito.
Proprio la cessione del credito è stata interessata da recenti aggiornamenti. Complici le frodi e le truffe segnalate da parte dell’Agenzia delle Entrate, il Governo Draghi ha disposto dei paletti all’utilizzo dell’opzione.
A partire dal 1°maggio 2022 si possono effettuare un massimo di quattro cessioni del credito, ma solo verso gli istituti di credito vigilati dalla Banca centrale o verso gli intermediari finanziari.
E’ possibile risalire al numero di cessioni fatte grazie ad un codice che permette di identificare il cessionario e il destinatario della cessione.
Superbonus 110%, certificazione SOA dal 2023: ecco le nuove regole. La novità
Concludiamo la nostra disamina sulle novità e le nuove regole riguardanti il Superbonus 110% partendo dall’ultimo aggiornamento datato 27 maggio 2022.
A partire da questa data, per tutti i lavori di importo sopra i 70.000 euro sarà necessario rivolgersi ad0pena la perdita della detrazione piena (110%).
Per i lavori di importo più elevato, sopra i 516.000 euro, servirà la SOA dal 1° gennaio 2023.
Tutte le informazioni sulla nuova certificazione le trovate QUI.
Source: trend-online.com
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