Con il bonus mobili è possibile sostituire
tutto o una parte del parco
elettrodomestici, spendendo la metà. Tra i prodotti
che rientrano nella detrazione Irpef del 50% ci
sono infatti anche i grandi elettrodomestici di classe non
inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e
lavasciuga), destinati ad arredare un immobile sul quale sono in
corso lavori di ristrutturazione edilizia. Attenzione però: in fase
di dichiarazione dei redditi è necessario presentare una
documentazione dettagliata.
Bonus Mobili: cos’è e a chi spetta
I contribuenti che fruiscono della detrazione per gli interventi
previsti dall’art. 16, comma 1 del D.L. 63/2013, che richiama
l’articolo 16-bis comma 1, lettere a) e b) del TUIR (D.P.R.
n. 917/1986), possono richiedere una detrazione
dall’imposta lorda, per le ulteriori spese documentate
sostenute negli anni 2021, 2022, 2023 e 2024 per
l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non
inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le
lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i
congelatori finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di
ristrutturazione.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data
di inizio lavori sia anteriore a quella in cui
sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di
grandi elettrodomestici.
I soggetti che eseguono lavori di ristrutturazione su più unità
immobiliari potranno usufruire più volte dell’agevolazione.
L’importo massimo di spesa si riferisce infatti a ciascuna unità
abitativa oggetto di ristrutturazione.
Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese sostenute
per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici da ripartire
tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari
importo, calcolato sui seguenti massimali:
- fino a 16.000 euro per acquisti effettuati
fino al 31 dicembre 2021; - fino a 10.000 euro per acquisti effettuati
fino al 31 dicembre 2022; - fino a 5.000 euro per acquisti effettuati
negli anni 2023 e 2024.
Bonus Mobili: beneficiari della detrazione
Il Bonus Mobili spetta a tutti i contribuenti assoggettati
all’imposta sul reddito delle persone fisiche
(Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, titolari di
diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli
interventi e che ne sostengono le relative spese.
In particolare, possono richiedere la detrazione:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso,
abitazione o superficie); - locatari (affittuari) o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i
beni strumentali (investimenti che l’azienda utilizza per il suo
funzionamento) o merce; - soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono
redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo,
in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese
familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori
individuali.
Le spese vanno effettuate da chi ha sostenuto quelle di
ristrutturazione; inoltre, la detrazione rimane in capo al
contribuente che ha effettuato l’acquisto, quindi non si
trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di
compravendita dell’immobile.
Quali mobili ed elettrodomestici rientrano nel Bonus?
Come specificato nella Guida
dell’Agenzia delle Entrate, rientrano in detrazione le
seguenti tipologie di arredi: letti, armadi, cassettiere, librerie,
scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze,
materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da
terra e da tavolo etc.
Non accedono invece al Bonus Mobili: porte, pavimentazioni,
tende, tendaggi, soprammobili e complementi di arredo.
È possibile inoltre richiedere il Bonus Mobili per i seguenti
elettrodomestici:
- frigoriferi, congelatori e altri grandi elettrodomestici
utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di
alimenti; - lavatrici;
- asciugatrici e lavatrici;
- lavastoviglie;
- apparecchi di cottura e forni a microonde
- stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi
elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici; - ventilatori elettrici, estrattori d’aria e apparecchi per il
condizionamento, etc.
Attenzione agli acquisti sugli elettrodomestici: come ricorda il
Fisco, la norma limita il beneficio all’acquisto delle tipologie
dotate di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o
superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria
l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici
sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella
tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta
energetica.
Inoltre nell’importo delle spese sostenute possono essere
considerate anche le spese di trasporto e di
montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse
siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per
fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di
debito).
Come richiedere il Bonus Mobili
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti
con bonifico o carta di debito o credito. Non è
consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri
mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico
bancario o postale, non è necessario utilizzare quello
parlante.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati
con un finanziamento a rate, a condizione che
l’istituto che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le
stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una
copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare sono:
- l’attestazione del pagamento (ricevuta del
bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con
carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto
corrente) - le fatture di acquisto dei beni, riportanti la
natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi
acquisiti - lo scontrino che riporta il codice fiscale
dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della
qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla
fattura.
La detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e
grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Comunicazioni ad ENEA
Per gli elettrodomestici è previsto un adempimento in più: dal
2018 è necessario comunicare all’Enea gli acquisti
di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus
(forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici,
lavasciuga, lavatrici, asciugatrici). La comunicazione va fatta
entro 90 giorni dalla fine dei lavori o del
collaudo, ma in ogni caso, la mancata o tardiva
trasmissione delle informazioni non comporta la perdita del diritto
alla detrazione, come disposto nella Risoluzione
n. 46/E del 18 aprile 2019.
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