Elezioni Comunali 2022. Molti comuni italiani hanno già il loro sindaco nonostante le urne siano ancora chiuse. Si tratta di piccoli centri dove era presente una sola lista ed è bastato, quindi, superare l’affluenza del 40%. Questa la situazione, regione per regione.
Calabria, otto sindaci eletti
A urne ancora aperte, sono già otto i sindaci eletti in Calabria. Essendo gli unici candidati nei loro comuni, è stato per loro sufficiente che si raggiungesse il quorum del 40% dei votanti per essere eletti. I Comuni che hanno già rinnovato il sindaco sono Cellara (Cosenza) con Vincenzo Conte, affluenza 53,01%; Panettieri (Cosenza) con Salvatore Parrotta (uscente), affluenza 63,03%; San Vincenzo La Costa con Gregorio Iannotta (uscente), affluenza 55,49%; Isca sullo Ionio (Catanzaro) con Vincenzo Mirarchi (uscente), affluenza 51,59%; Settingiano (Catanzaro) con Antonello Formica, affluenza 42,07%; Fabrizia (Vibo Valentia) con Francesco Fazio (uscente), affluenza 50,29%; Motta San Giovanni (Reggio Calabria) con Giovanni Verduci (uscente) affluenza 43,88%; Placanica (Reggio Calabria) con Antonio Condemi (uscente), affluenza 55,23%.
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Costa Smeralda, Arzachena ha il sindaco
Nell’anno in cui celebra il suo primo secolo di vita da Comune autonomo, Arzachena, il comune della Costa Smeralda, conferma sindaco l’uscente, Roberto Ragnedda. Essendo l’unico candidato in lizza per il Municipio con la lista civica «Arzachena insieme», aveva un solo avversario nella cabina elettorale: il quorum. L’asticella del 40% necessaria per validare l’elezione è stata superata: con il rilevamento delle ore 19 il Viminale ha certificato un’affluenza pari al 40,42% sufficiente per decretare eletto Ragnedda, che può quindi brindare al bis e indossare per altri cinque anni la fascia tricolore. «È una vittoria di tutti gli arzachenesi – commenta a caldo il neo sindaco, che dice di non aver mai avuto paura dell’astensionismo – Conosciamo bene i nostri concittadini e benché la situazione fosse anomala, avevano piena fiducia nel fatto che volessero garantire un governo alla nostra città». Cinque anni fa Ragnedda era stato eletto con «Alleanza democratica», una coalizione trasversale composta da partiti di centrodestra e centrosinistra uniti dal progetto di puntare sul turismo sostenibile, riprendere i contatti con il Qatar e rilanciare l’allora piano di investimenti proposto per la Costa Smeralda. Con più posti letto nelle strutture ricettive (14mila) che abitanti (13.337), Arzachena è la capitale indiscussa del turismo in Sardegna. Un turismo che è nato negli anni ’60 con la Costa Smeralda – di cui quest’anno si celebrano i 60 anni di vita – e che anno dopo anno ha soppiantato l’economia rurale della zona, diventando il perno di tutta l’economia del nord est della Sardegna. Un turismo sempre sotto i riflettori, per un’attenzione giustificata dalla bellezza delle coste e dalla presenza costante dei vip dello spettacolo, della finanza, della moda, dello sport.
Roberto Ragnedda
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Sardegna, sindaco a Carloforte
Stefano Rombi, 36enne ricercatore universitario, ha vinto la sua sfida con l’affluenza. E, senza attendere la chiusura dei seggi, è già sindaco di Carloforte, centro turistico sulla costa sud occidentale della Sardegna, noto per essere una enclave genovese. «Sono molto soddisfatto che le persone siano andate a votare e che il quorum sia stato raggiunto molto prima della chiusura dei seggi. Ô un segnale di partecipazione – commenta a caldo con l’ANSA il neo primo cittadino – festeggiamo questo risultato anche se occorre aspettare domani il conteggio ufficiale dei voti validi. Attendo serenamente, sicuro che tutto andrà come deve andare». Il suo mandato sarà in continuità con quello del sindaco uscente, Salvatore Puggioni, candidato consigliere nella stessa lista. Rombi ha lavorato in questi anni a stretto contatto con Puggioni: è stato infatti assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica e Bilancio. Un’isola nell’isola quella di San Pietro. E Carloforte, la sua «capitale», è insieme un pezzo di Sardegna, di nord Africa e di Genova. Gli antenati degli attuali residenti sono arrivati nel sud della Sardegna dall’isola di Tabarka, popolata da commercianti liguri che nel 1738 chiesero ospitalità al Regno di Sardegna. Ancora oggi nell’isola si parla il tabarchino, una variante del ligure e si mantengono abitudini, anche gastronomiche, legate al passato afro-genovese. Terra di pescatori di tonno, Carloforte celebra ogni anno la sua tradizione con la manifestazione Girotonno che richiama ogni anno migliaia di persone. D’estate fa il pieno di turisti grazie alle sue particolarità e alle sue bellezze naturali, spiagge in primis. Ora tocca a Rombi amministrare la cittadina di circa seimila abitanti collegata alla grande isola soltanto dai traghetti. Si è presentato alla guida di una civica chiamata Carloforte cresce. Ma a contrastarlo non si è presentato nessuno. Unica avversaria l’affluenza: necessario il 40 per cento dei votanti. Risultato raggiunto con il trascorrere delle ore: quasi il 31 per cento alle 16. Poi la liberazione dopo le 19 con il superamento del 40 per cento. E a quel punto brindisi e abbracci.
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Sindaco eletto in Sicillia
Il quorum è stato superato poco dopo le 18: a quell’ora Angelo Conti ha potuto festeggiare a urne non ancora aperte la sua rielezione a sindaco di Valledolmo, un paese di quasi 3.300 abitanti della provincia di Palermo. Conti era l’unico candidato con la lista «Andiamo oltre per Valledolmo». Per essere eletto era necessario che si recassero a votare almeno 1.403 elettori, la metà dei 2.805 aventi diritto. Il tetto del 50 per cento è stato abbondantemente superato quando ancora le operazioni di voto non si erano concluse. Ora lo spoglio, che si farà domani, dovrà verificare se è stato superato anche il quorum dei voti validi. Anche in questo caso devono essere almeno la metà più uno di quelli espressi. Non sono considerate valide le schede bianche e nulle. Angelo Conti però è tranquillo: «L’elettorato ha risposto bene al nostro appello. Non dovrebbero quindi esserci sorprese».
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Eolie, c’è il sindaco a Salina
Sindaco eletto prima dello spoglio anche a Malfa, uno dei tre comuni di Salina. nelle isole Eolie, dove l’uscente Clara Rametta che non ha avuto un candidato rivale e ha gareggiato da sola con la sua lista «Noi per Malfa», ha già superato il quorum del 50%, ed è stata riconfermata nella carica. Alle ore 19 si è superato il quorum della metà più uno dei 730 elettori. Grande gioia per la sindaca, patron anche dell’Hotel «Signium» e mamma di Martina Caruso, chef stellato, che alla vigilia aveva manifestato qualche preoccupazione lanciando un appello per andare a votare. Già designati i primi due assessori: Lorenzo Cincotta e Lorenzo D’Amico; tutti eletti ovviamente anche i 10 candidati al consiglio comunale. La giunta Rametta nelle scorse settimane aveva avviato con i progetti «Isole Verdi» finanziate con oltre 3 milioni di euro, opere a livello idrico, piattaforme di «electric bike sharing» alimentate con fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, supportando i residenti nel passaggio al «green»
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