Il colosso automobilistico Stellantis chiuderà l’impianto di Melfi dalle ore 14 di venerdì 17 giugno a sabato 25 compreso, a causa della mancanza “ormai strutturale di semiconduttori“. A dare oggi la comunicazione ufficiale è stata la Uilm Basilicata, al termine dell’incontro con la direzione aziendale.
Melfi fermata per la seconda volta in 15 giorni
Non è la prima volta che l’impianto di Melfi viene fermato: Stellantis blocca la produzione a Melfi ” href=”https://www.milanofinanza.it/news/stellantis-blocca-la-produzione-a-melfi-e-cerca-il-litio-in-california-202206021923173493″> il 6 giugno Stellantis aveva interrotto la produzione in Basilicata per 7 giorni, sempre per mancanza di chip. Lavorando a pieno ritmo, lo stabilimento in provincia di Potenza produce circa 1.200 auto alla settimana, appartenenti alle linee 500X e Jeep Renegade e Compass, sia termiche che ibride. Il fermo, che sarà gestito nell’ambito di un accordo di solidarietà a zero ore, lascerà temporaneamente a casa oltre 6.800 addetti.
Difficoltà anche negli stabilimenti di Detroit
Ieri, Stellantis ha annunciato l’avvio di un programma di licenziamenti dalla prossima settimana nell’impianto di Sterling Heights a Detroit, senza specificare il numero di lavoratori coinvolti. In una dichiarazione via mail a Reuters, la casa automobilistica ha spiegato che la decisione è stata presa “al fine di gestire lo stabilimento in modo più sostenibile”. Inoltre, in una lettera pubblicata sulla pagina Facebook dal sindacato United Auto Workers Local 1264, i licenziamenti inizieranno il 20 giugno e “saranno condotti dal basso verso l’alto”.
A Milano il titolo Stellantis è in rialzo
Nonostante le difficoltà logistiche degli ultimi due giorni, a Piazza Affari il titolo Stellantis tratta in rialzo, guadagnando il 2,44% a 12,782 euro. (riproduzione riservata)
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