Per evitare truffe legate al Superbonus 110% il Fisco chiede alle banche una “qualificata ed elevata diligenza professionale” e massima vigilanza contro gli illeciti. Lo sottolinea l’Abi, in una circolare inviata agli istituti dopo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, arrivati giovedì 23 giugno in un lungo documento, 130 pagine, che indica la strada per recuperare i miliardi frutto di frodi connesse alla cessione dei crediti fiscali generati dai bonus edilizi: Superbonus, ma soprattutto bonus facciate e altre agevolazioni.
L’impatto sulla cessione dei crediti fiscali
Dal mondo bancario segnalano che i chiarimenti potrebbero avere ripercussioni sui tempi e sulla complessità delle pratiche di cessione dei crediti. Già nei mesi scorsi gli istituti hanno infatti scelto di ricorrere a società esterne per le verifiche, non ricorrendo all’autocertificazione. La complessità delle operazioni di cessioni credito potrebbe ora rendere meno appetibili dal punto di vista economico i lavori di minore entità o molto complicati, specie per i soggetti cedenti non bancari.
Truffe sul Superbonus, il rischio di concorso nella violazione
Il documento, ricorda l’Abi, chiarisce che fornitori e soggetti cessionari rispondono solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto, salvo che non ricorra il cosiddetto concorso nella violazione”. Quest’ultima dovrà essere però verificata “caso per caso, valutando il grado di diligenza effettivamente esercitato che, nel caso delle banche, deve essere particolarmente elevato e qualificato”. La responsabilità in solido del fornitore e dei cessionari, secondo l’Agenzia delle Entrate, “va individuata sulla base degli elementi riscontrabili nella singola istruttoria”, sottolinea ancora l’Abi dando a sua volta chiarimenti istituti.
Cosa fare con i crediti oggetto di sequestro
Secondo il documento, al momento dell’utilizzo in compensazione dei crediti fiscali acquisiti, l’acquirente dovrà sempre valutare “di aver preventivamente operato con la necessaria diligenza all’atto dell’acquisto del credito, con speciale riguardo a quelli oggetto di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria”.
La guardia di Finanza: truffe a 5,6 miliardi
Intanto secondo gli ultimi dati forniti dalla Guardia di Finanze, sono stati accertati crediti fiscali edilizi fittizi per 5,6 miliardi di euro di cui due miliardi e mezzo sequestrati e altri due già volati all’estero.
Le modifiche alla normativa
Tra le forze di maggioranza si cerca l’intesa per correggere i problemi del Superbonus 110% a partire dal nodo dei crediti fiscali bloccati. Molte le ipotesi in campo, tra cui permettere una prima cessione alle partecipate Mef. «Al momento però ci sono i no del governo sull’ampliamento dei tempi d’applicazione. Apre invece ad allargare la platea della quarta cessione, definendo a chi non potranno essere ceduti i crediti, i consumatori, mentre pmi e partite iva potrebbero entrare in gioco. (riproduzione riservata)
Source: milanofinanza.it
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