Il Ministero della Salute dovrà indennizzare un 30enne di Salerno per danni psichici dopo la somministrazione di un vaccino nei primi mesi di vita. E’ questa la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal Ministero contro la decisione della Corte d’Appello di Salerno che già nel 2016 aveva dato ragione all’uomo e aveva ribadito il verdetto del Tribunale del 2014 che evidenziava che non c’era casualità tra il vaccino e il danno riportato.
Come riporta la “Città di Salerno”, il 30enne aveva ricevuto nei primi 6 mesi di vita il vaccino bivalente e successivamente si era manifestata un’emorragia celebrale che ha causato però danni permanenti. Il piccolo era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici in vari ospedali. E’ una reazione rara analizzata a distanza di anni dalla Corte d’Appello che è riuscita a dimostrare il nesso tra la patologia encefalica e la vaccinazione. Alcuni componenti di questo vaccino sono stati rimossi dalla composizione del farmaco perché in rarissimi casi potevano provocare eventi simili a quelli del 30enne.
Il Ministero della Salute però aveva ritenuto che la Corte d’Appello non avesse esaminato l’esistenza di casualità alternative ed era stato sottolineato che per l’encefalopatia non c’era il nesso causale e l’evento cerebropatico ischemico andava escluso per il verificarsi di un precedente trauma cranico e la presenza di un elevato grado di piastrine. Il Ministero aveva evidenziato le conclusioni davanti ai giudici di primo grado che avevano dato esito contrario a quelle del Ctu dell’Appello.
L’indennizzo che spetta all’uomo sarà successivamente quantificato.
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