Sul bonus facciate non si possono strumentalizzare aspirazioni cittadini
Il primo dovere di un’amministrazione comunale è quello di favorire quanto possibile gli interessi dei cittadini evitando però di indurli in scelte e comportamenti erronei che potrebbero provocare agli stessi danni economici e finanziari.
Non ci interessano le polemiche che inseguono alcuni partiti che a Bastia stanno all’opposizione, ma ci interessa, invece dare un quadro normativo certo ai cittadini che intendono usufruire dei bonus evitando casi di dubbia interpretazione che potrebbero portare poi, in caso di verifiche alla restituzione delle somme.
Per quanto riguarda il nostro Comune, da subito gli uffici, insieme alla giunta, hanno affrontato la questione riguardante l’assimilazione delle zone di PRG diverse dalla A e B per l’applicazione del Bonus Facciate e un’attenta lettura aveva portato a concludere già in alcune risposte scritte date a marzo 2020 ai cittadini che avevano chiesto la certificazione che […]“Come chiarisce la circolare 2/E/2020, qualora lo strumento urbanistico generale comunale sia stato redatto in base a normative regionali o regolamenti edilizi comunali, diversi dal D.M. 1444 del 2.4.68, allora i comuni devono certificare l’assimibilità alle zone territoriali al suddetto D.M […]
Quindi a Bastia già dal marzo 2020 i cittadini avevano risposte chiare. In seguito alle varie guide e circolari pubblicati dall’Agenzia delle Entrate (che sembravano aprire ad una diversa interpretazione), ci siamo attivati subito per verificare se quella data dal nostro comune fosse troppo restrittiva ed è per questo che a novembre 2021 (ben prima che la Lega depositasse la sua interpellanza) è stato fatto un interpello la cui risposta, pur lasciando intendere che il riferimento al DM 1444/68 veniva fatto solo per dare omogeneità di parametri urbanistici nei comuni con aree definite in maniera diversa dal citato DM, nel testo è scritto anche che l’assimilazione delle aree di PRG va fatta nei soli casi
[…] verosimilmente limitati, in cui un Comune mai ha adottato un qualsiasi atto che abbia implicato l’applicazione del d. m. n. 1444 del 1968 nel proprio territorio. […]
Siccome il PRG vigente a Bastia utilizza proprio le definizioni del DM del 1968 appare chiaro oltre ogni dubbio che la frase citata escluda che nel caso di Bastia si possa procedere con l’assimilazione. Non solo, abbiamo anche chiesto un parere legale reso dall’Avvocato Marco Marchetti il quale conclude: “Su questa base viene esclusa quindi una possibilità di equivalenza. La decisione appare coerente con la norma citata non essendoci una previsione così ampia di tale potere di valutazione”.
Questi sono gli argomenti da me usati nella risposta data in Consiglio Comunale – dichiara Fratellini – e mi dispiace che qualcuno ritenga tale risposta “approssimativa ed insoddisfacente”, probabilmente perché non dà ragione alle tesi sostenute nell’interpellanza volta più a far lievitare una polemica politica che a dare risposte certe ai cittadini che, come dimostrato da tutta la documentazione citata sull’argomento, le risposte certe, le hanno avute con comunicazioni scritte ben prima che si accorgesse del problema il gruppo consigliare della Lega.
“Ricordiamo ai concittadini – afferma il Sindaco Paola Lungarotti – che l’attenzione posta da parte dell’Amministrazione, ben prima della nota della Lega, è ben altro rispetto all’immobilismo denunciato. Chiarezza, coerenza, e correttezza verso tutti i dubbi e le necessità della comunità, non certo per spirito di propaganda che il più delle volte disorienta e fornisce false aspettative. Non ce lo possiamo permettere né tanto meno lo vogliamo”.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.