Sono pesanti, le risposte che il sottosegretario all’Economia
Maria Cecilia Guerra ha fornito nel corso dell’interrogazione in
commissione Finanze al Senato, presentata dal senatore di Fratelli
d’Italia Andrea De Bertoldi. Sono risposte che dicono molto sul
possibile futuro orientamento del Governo sulla proroga del
Superbonus 110% e sull’utilizzo dei crediti
fiscali.
Superbonus 110%: quale futuro prevede il Governo?
A supporto della misura, nel testo dell’interrogazione si cita
uno studio della Luiss business school e di Open Economics che
afferma che come il superbonus determinerà nel medio e lungo
termine un impatto positivo pari a 811 milioni di euro sulle
finanze pubbliche. Il MEF non è dello stesso avviso: spiega il
sottosegretario Guerra che l’agevolazione incide negativamente sul
bilancio dello Stato e che per un’eventuale proroga della
misura, sarebbe necessario reperire una copertura idonea
“non rilevando ai fini dell’adozione del provvedimento
eventuali effetti indotti sull’economia”.
Previsioni per la cessione del credito
Né parole più tenere sono state riservate alla cessione
dei crediti. Sul punto, Guerra ha riportato lo
scetticismo del Governo su un eventuale ritocco dell’attuale
sistema di regole, sottolineando come tra i tratti distintivi degli
illeciti di maggiore entità, ci sono i molti passaggi tra un gran
numero di soggetti, che includono semplici persone fisiche e
società non deputate a operare in ambito finanziario: «La
numerosità e l’eterogeneità dei soggetti coinvolti nelle operazioni
risultate fraudolente mirano a dissimulare la genesi del credito
rendendo, peraltro, difficoltosa la due diligence cui sono tenuti
gli istituti di credito, in sede di adeguata verifica della
clientela».
Proprio per questo la circolazione dei crediti,
dopo il primo passaggio libero, è stata fortemente limitata e tale
rimarrà nel futuro: “sia la scelta dell’estensione del
perimetro soggettivo, sia, più in generale, l’incremento delle
fattispecie e delle possibilità di utilizzo dei crediti fiscali,
anche al di là delle ipotesi attualmente
disciplinate” dovranno fare i conti con le “esigenze
di tutela degli interessi erariali e di contrasto al proliferare di
fenomeni fraudolenti”. Non solo: un’eventuale cedibilità
libera, anche tramite crediti frazionati, inciderebbe negativamente
sui saldi di bilancio, in misura anche significativa.
Sostanzialmente, secondo il MEF, il rischio è di un
incremento del debito pubblico.
Se in tanti si chiedono quale sia il futuro del Superbonus 110%
e dei crediti fiscali, la visione generale del Governo non
promette nulla di buono.
Source: lavoripubblici.it
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