La Legge di Bilancio 2022 ha confermato le importanti agevolazioni in favore di chi effettua interventi per il risparmio energetico della propria abitazione. Dal Superbonus 110% all’Ecobonus ordinario al 65% o al 50%, in questa guida trovi le informazioni per sfruttare gli incentivi fiscali esistenti e capire quali spese rientrano in ciascuna detrazione.
Avrai sentito sicuramente parlare di Superbonus e di Ecobonus negli ultimi tempi. Si tratta di agevolazioni fiscali previste dallo Stato per interventi di riduzione delle emissioni inquinanti e che aumentino l’efficienza energetica degli edifici. L’ultima Legge di Bilancio ha confermato gli incentivi già in vigore anche per il 2022, sebbene con alcune modifiche. Le agevolazioni saranno ottenibili fino al 2024. Se hai intenzione di migliorare l’impatto sull’ambiente della tua casa senza spendere un euro o comunque ottenendo sconti rilevanti, è proprio il momento di farlo.
Nella Legge di Bilancio 2022 sono previsti inoltre incentivi anche in caso di interventi per ridurre il rischio sismico degli edifici, per l’installazione di pannelli fotovoltaici e per la realizzazione di colonnine per ricaricare mezzi di trasporto elettrici. Le agevolazioni dipendono dal tipo di interventi che vuoi compiere e dalle spese che avresti per farlo. Entriamo ora più nel dettaglio e vediamo cosa puoi fare e che tipo di detrazione puoi ottenere a seconda dell’intervento effettuato.
Superbonus ed Ecobonus
Cosa sono e come funzionano
L’Ecobonus ti permette di ottenere una detrazione fiscale in base al tipo di interventi effettuati. Il provvedimento riguarda solo edifici già esistenti: non puoi quindi sfruttarlo nell’ambito di nuove costruzioni. Le detrazioni possibili vanno dal 50% al 65%, ma se a effettuare gli interventi sono interi condomini e non singoli appartamenti si può arrivare al 75%. Dal 1 luglio 2020, se agli interventi per cui è previsto l’Ecobonus si aggiungono altri interventi, detti “trainanti”, si può accedere alla misura nota come Superbonus, che ammonta al 110%.
Chi può richiederli
A poter godere dei vantaggi di Ecobonus e Superbonus sono tutti i cittadini, residenti e non, passibili di imposizione ai fini Irpef. Sono compresi i nudi proprietari, gli esercenti arti e professioni, i titolari di reddito d’impresa, i locatari e i comodatari, le associazioni di professionisti e gli enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciali.
Se hai un qualunque diritto reale sull’edificio (valgono anche usufrutto e uso) puoi ottenere le detrazioni su prima e seconda casa. Anche se possiedi una sola parte della casa puoi ottenere le agevolazioni, ma devi dimostrare di essere tu stesso a sostenere la spesa e di essere intestatario delle fatture. Se sei il proprietario dell’immobile su cui si interviene, possono ottenere le agevolazioni anche i tuoi familiari conviventi (coniugi, componenti di unione civile, parenti non oltre il terzo grado) e i conviventi more uxorio.
Per ottenere le agevolazioni devi inoltre pagare attraverso bonifico parlante, che riporti dunque anche il tuo codice fiscale e quello della persona o dell’azienda che ha eseguito gli interventi. Questo serve a permettere il tracciamento preciso dell’operazione. Se a dover ottenere il bonus (in caso di lavori comuni a più appartamenti) è più di una persona, servirà inserire nel bonifico i dati di tutti gli aventi diritto. Se le operazioni riguardano interi condomini, servirà inserire il codice fiscale del condominio o del suo amministratore, o in alternativa del condomino che effettua materialmente il pagamento per conto di tutti gli altri.
Detrazione del 110%
La detrazione fino al 110% delle spese sostenute ottenibile con il Superbonus vale per:
- le operazioni di isolamento termico sulle superfici verticali o orizzontali che costituiscono l’involucro degli edifici
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale presenti nelle parti comuni
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità di edifici pluri-familiari che siano funzionalmente indipendenti
- interventi antisismici
Quelli appena elencati sono i cosiddetti interventi “trainanti”, ovvero necessari ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione al 110%. Ci sono poi altri interventi detti “trainati”, che possono ottenere la detrazione del 110% solo se vengono effettuati insieme ad alcuni di quelli elencati sopra. Si tratta di:
- interventi di efficientamento energetico
- installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
- impianti di ricarica di veicoli elettrici
- interventi relativi all’eliminazione delle barriere architettoniche
Questa tipologia di agevolazione al 110% varrà fino al 2023. Scenderà al 70% per il 2024 e al 65% nel 2025. In caso di detrazione all’interno della dichiarazione dei redditi, il Superbonus per gli interventi effettuati nel 2022 sarà erogato in quattro quote annuali di pari importo.
Detrazione del 65%
L’Ecobonus per la detrazione fino al 65% delle spese sostenute vale per:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale tramite impianti che siano dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione. Gli impianti devono essere stati assemblati in fabbrica e pensati per funzionare in abbinamento tra loro
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale in favore di generatori d’aria calda a condensazione. L’intervento può essere sia parziale che integrale
- l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori che sostituiscano gli impianti esistenti, e che in ogni caso permettano un risparmio energetico non inferiore al 20%. In questo caso il valore massimo della detrazione è di 100mila euro
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e messa a punto del sistema di distribuzione
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia, con messa a punto del sistema di distribuzione realizzato. Anche in questo caso l’intervento può essere integrale o parziale
- la sostituzione di scaldabagno classici con scaldabagno a pompa di calore, che siano orientati alla produzione di acqua calda sanitaria
- l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, oppure per la produzione di acqua calda, oppure per la climatizzazione di unità abitative. Si tratta di strumenti che dovranno analizzare i dati sulle condizioni di funzionamento degli impianti e permettere di accendere, spegnere e programmare da remoto le loro attività
- l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in luoghi come strutture sportive, case di ricovero e cura, piscine, scuole e atenei
- gli interventi relativi alla building automation
Detrazione del 50%
L’Ecobonus che prevede detrazione fino al 50% delle spese sostenute vale per:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione ad efficienza pari almeno alla classe A (quelli di efficienza inferiore sono esclusi dall’agevolazione). In questo caso, se oltre a essere in classe A gli impianti installati sono anche dotati di sistemi di termoregolazione evoluti, la detrazione riconosciuta è del 65%
- l’acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari
- l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
Da sottolineare come queste tipologie di interventi possano ottenere detrazioni fino al 70-75% se effettuati su parti comuni condominiali. L’Ecobonus varrà il 70% in caso di lavori che incidano sul 25% della superficie del condominio, mentre il 75% se riguarderà una migliore efficienza energetica e la riduzione dei consumi sia in merito alla stagione invernale che a quella estiva. In caso l’edificio su cui si interviene sia sottoposto alla realizzazione del cappotto termico o alla coibentazione del tetto, la detrazione arriverà all’85%.
Cessione del credito e sconto in fattura
I guadagni previsti dalla normativa possono essere ottenuti non solo come detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. Questa è senza dubbio la modalità più conveniente, ma è disponibile solo per chi sia fiscalmente “capiente”, ovvero possa sfruttare pienamente la detrazione. In caso contrario, le agevolazioni possono essere ottenute tramite cessione del credito o sconto in fattura.
La cessione del credito implica la sua vendita a qualcun altro, solitamente una banca o un altro istituto finanziario, che ti ripaga della spesa. Lo sconto in fattura invece ti permette di ottenere il bonus al momento di pagare l’azienda che ha materialmente effettuato gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile.
Recentemente l’utilizzo di questi due strumenti è stato associato ad alcune frodi. Proprio per questo motivo il governo ha varato il Decreto Antifrode che prevede l’obbligo di visto di conformità da parte del professionista o dell’azienda che realizza i lavori, così come l’asseverazione della congruità dei prezzi, in relazione a tutti i bonus casa che vengono sfruttati con queste due formule. Inoltre, la cessione del credito sarà possibile una sola volta.
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