Ritorna il bonus mobilità in tempo per l’anno nuovo e in duplice forma, prima di tutto riparte, anche se in modalità un po’ diversa, il contributo nazionale che consiste in una parte di rimborso sull’acquisto di e-bike e monopattini.
Abbiamo però una buona e una cattiva notizia. Partendo con la buona, il nuovo bonus fa lievitare i propri importi perché dallo sconto offerto finora di soli 500 euro si passa ad una somma massima di 750 euro a beneficiario. Oltre a questo adesso l’importo copre spese aggiuntive rispetto al solo acquisto del mezzo, come l’abbonamento ai servizi di monopattini, bike sharing e trasporto pubblico.
D’altra parte però il nuovo bonus mobilità non sarà applicabile come sconto direttamente in fattura al momento del pagamento e sarà valido solo per quanti hanno già effettuato in precedenza l’acquisto di una bicicletta, un monopattino elettrico o un abbonamento,
Ma il bonus mobilità non si esaurisce qui perché, per quanti invece ancora non posseggono un mezzo di trasporto di mobilità sostenibile a ingombro ridotto, sono disponibili gli incentivi locali che si concretizzano spesso come uno sconto in fattura, con cui si paga direttamente il nuovo acquisto a prezzo ridotto.
Si fa poi strada quella che potremmo definire la fase numero due del bonus mobilità rivolto a chi ha già un e-bike, una bici o un monopattino per spingere queste persone ad un maggiore utilizzo quotidiano del mezzo, assegnando addirittura una somma calcolata sui chilometri percorsi al mese.
Andiamo perciò alla ricerca di tutti i bonus mobilità freschi di attivazione.
Torna a gran voce il bonus mobilità e nella nuova versione 2022, più ricca
Partiamo con la novità aperta a tutti e cioè il nuovo bonus mobilità 2022 nazionale in vigore dalla fine dello scorso mese, quando è stato finalmente emanato il decreto attuativo.
Tuttavia l’Agenzia delle Entrate ha tre mesi di tempo per redigere e pubblicare la normativa, il che renderà il bonus realmente attivo con l’anno nuovo.
Per quanto riguarda gli importi, la mancanza di una normativa fa sì che non si conoscano i dettagli, ma solo l’importo che sarà restituito ai beneficiari con un credito d’imposta e il suo valore massimo che sarà di 750 euro.
In ogni caso, ad essere coperte saranno solo le spese sostenute tra il 1 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020, per le quali si riceverà un rimborso spese pari ad una percentuale del suddetto importo. Tuttavia, tale percentuale sarà definita in seguito una volta inviate tutte le richieste poiché essa sarà calibrata in base al numero di aventi diritto in rapporto ai fondi disponibili, che ammontano a cinque milioni di euro.
Una volta aperte le domande si dovrà fare richiesta per questo nuovo bonus mobilità direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la procedura potrà infatti essere svolta online.
Per quanto riguarda le spese ammesse queste rappresentano una novità perché accanto all’acquisto di e-bike e monopattini elettrico il bonus mobilità in versione 2022 è valido anche sui servizi di abbonamento a bike sharing o monopattini elettrico nonché al trasporto pubblico. In ogni caso qualsiasi acquisto coperto non deve essere già stato acquistato con un altro incentivo pubblico.
Come requisito fondamentale di accesso al bonus mobilità è però richiesta la rottamazione di un veicolo M1 con emissione di anidride carbonica (CO2) che non superi i 110 g/km.
Inoltre, la fruizione del bonus mobilità 2022 è possibile solo ed esclusivamente attraverso un credito d’imposta. In parole povere non sarà applicato uno sconto alla vendita, ma gli acquisiti coperti saranno rimborsati attraverso uno sconto sulle tasse.
Se non sapete scegliere tra le tante marche e modelli di e-bike presenti sul mercato vi invitiamo a visionare il video YouTube a cura di 5Ranker che tratta proprio di questo argomento:
Bonsu mobilita, parte la fase due per chi ha già una e-bike o un monopattino
Veniamo a quella che si può definire la fase due del bonus mobilità che è già partita quest’anno e che consiste in contributi che nella modalità ricordano molto i bonus spesa. Si tratta infatti di incentivi la cui gestione avviene completamente a livello locale e dove quindi le autorità di zona hanno facoltà attraverso i singoli bandi e avvisi pubblici di definire le modalità dei bonus e i requisiti per i propri residenti.
Si sviluppano così progetti piuttosto ampi come in Puglia il progetto MUVT, che al momento offre ai cittadini di Bari un doppio bonus mobilità.
Il primo di essi ha forma classica, si tratta cioè di un finanziamento sull’acquisto di un mezzo nuovo, che non consiste nel classico rimborso dopo la spesa, ma in uno sconto applicato direttamente sul prezzo di vendita, per il 50% dell’importo. Il tetto limite di questo sconto è diverso se il mezzo che si acquista è usato o nuovo e se si tratta di un mezzo elettrico o non:
- 100 euro per l’usato;
- 150 euro per un mezzo non elettrico;
- 250 euro per un mezzo elettrico.
In ogni caso il nuovo acquisto dovrà avere un prezzo minimo di 100 euro e massimo di 1.500 euro perché sia applicabile questo bonus mobilità.
Scendendo nel dettaglio delle spese ammesse esse comprendono sia monopattini elettrici che tradizionali, così come e-bike o biciclette normali, sono poi coperti altri mezzi di mobilità sostenibile a ingombro ridotto. Ai monopattini elettrici si applica una restrizione e cioè che essi sono coperti dal bonus se hanno una potenza non eccedente i 500W. Stessa cosa per i mezzi non elettrici che non sono ammessi se si tratta di modelli sportivi professionali.
Dopo l’acquisto del nuovo mezzo i proprietari si impegnano a non venderlo per due anni dalla data di acquisto, per quanto riguarda le richieste queste resteranno attive finché ci saranno fondi residui, con la modalità di domanda che dovrà essere effettuata online.
Il bonus mobilità si sdoppia e viene affidato alle autorità comunali
Come avevamo già anticipato il bonus mobilità del progetto MUVT in bici si compone di due parti distinte, la seconda delle quali è invece rivolta al fine di incentivare l’utilizzo di biciclette ed e-bike.
I cittadini di Bari possono infatti iscriversi al programma PIN BIKE così da avere un contachilometri da applicare al proprio mezzo e ricevere una somma in denaro per ogni chilometro che si percorre. Sono ammesse all’utilizzo sia le biciclette elettriche che quelle tradizionali, ma queste avranno importi diversi, così come è diversa la cifra se si usa la bici per andare e tornare dal lavoro o dai luoghi di studio oppure per le altre tratte.
In dettaglio saranno assegnati, fino al massimo di un euro al giorno, i seguenti importi per il percorso compiuto per andare e tornare dal lavoro/scuola:
- 0,20 centesimi di euro su una bicicletta a pedalata tradizionale;
- 0,10 centesimi di euro su una bicicletta elettrica.
Diversamente le altre tratte saranno così retribuite:
- 0,04 centesimi di euro su una bicicletta a pedalata tradizionale;
- 0,02 centesimi di euro su una bicicletta elettrica.
Si faccia però attenzione perché per riscuotere la somma accumulata pedalando si dovranno raggiungere almeno 20 euro entro la fine del 2022 i o gli importi andranno persi.
Nuova pista ciclabile e nuovo bonus mobilità a Palermo
A poter beneficiare di un nuovo bonus mobilità sono anche i siciliani residenti a Palermo, perché dopo la realizzazione della nuova pista ciclabile si è deciso di introdurre un contributo proprio al fine di incentivare l’utilizzo della stessa.
La forma è quella classica, si tratta cioè di bonus con sconto all’acquisto di una bicicletta o una e-bike, di prezzo compreso tra 450-1.500 euro, da calcolarsi con annessa l’IVA. Lo sconto sarà di 150 euro e la richiesta del bonus dovrà essere fatta direttamente nel negozio dove si desidera acquistare il mezzo. Si tratta infatti di acquistare una bici elettrica o tradizionale presso uno dei negozi della città che hanno scelto di aderire al programma, dove sarà applicato direttamente l’importo di bonus come sconto alla vendita.
Inviando poi una PEC al comune di Palermo i negozianti potranno chiedere indietro la cifra anticipata e coperta dal bonus mobilità, l’acquisto non potrà però avvenire in contanti.
Inoltre al fine di ottenere il rimborso ai negozianti è richiesto di allegare il modulo di domanda, insieme alla fattura su cui dovrà essere indicato il codice fiscale dell’acquirente insieme al prezzo di vendita, la marca e il modello del mezzo, oltre allo sconto applicato.
Infine, anche in questo caso ai cittadini che hanno acquistato il nuovo mezzo con il bonus mobilità sarà richiesto di non vendere o cedere lo stesso a terzi per un arco di tempo di almeno due anni dalla data di acquisto.
Il maxi-bonus regionale Bike to Work in Campania
Anche la Campania aderisce al progetto bike to work e annuncia l’arrivo di bonus mobilità che si diffonderà a macchia d’olio nei comuni della regione.
Si tratta di un progetto regionale perché i singoli comuni tramite bando assegnino bonus mobilità ai propri cittadini.
Non si tratta di uno sconto sul prezzo di vendita ma della nuova modalità di bonus, ovvero di un contributo che sul modello di quanto già accaduto a Bari assegna una cifra prestabilita a chilometro giornaliero percorso su una bicicletta tradizionale o elettrica.
Tra i vari comuni il bonus è già attivo a San Giorgio a Cremano, dove entro il massimo di 50 euro al mese si possono avere 0,20 centesimi al chilometro.
Lo schema di funzionamento del bonus è il classico, cioè su fa richiesta e si va a ritirare un contachilometri Bluetooth da installare sul mezzo, che registra i chilometri percorsi. Qui il bando è stato già emanato e sarà possibile fare richiesta fino al 22 novembre prossimo, ma esso per adesso sarà segnato solo ai primi 100 richiedenti, perciò è bene affrettarsi.
In ogni caso, come si è detto, si tratta di un bonus affidato ai comuni, ma attivato nell’ambito di un progetto regionale, perciò quanti risiedono in Campania possono verificare il sito del proprio comune di appartenenza al fine di verificare se e come il bonus mobilità è attivo. Sono infatti molti i comuni che hanno già annunciato una prossima attivazione.
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