Si scrive welfare, si legge responsabilità sociale: vuol dire creare benessere sul lavoro e motivare i dipendenti a produrre di più e meglio. Ma cos’è il piano welfare aziendale? È l’insieme delle iniziative e dei servizi che un’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti per venire incontro alle loro esigenze. I piani di welfare aziendale hanno acquisito importanza in seguito allo sconvolgimento nel mondo del lavoro: la tecnologia ha modificato i processi lavorativi ma anche i lavoratori sono oggi più istruiti, informati e consapevoli. Adottare un piano welfare aziendale significa investire sul loro benessere e comfort.
Esistono diversi tipi di welfare aziendale. Per tutti, però, vale un’unica regola: i piani welfare non hanno un aspetto meramente organizzativo o economico (grazie alle agevolazioni fiscali previste) ma costituiscono l’inizio di una nuova era, in cui le imprese rivedono e ripensano a come incentivare, premiare e valorizzare le proprie risorse.
I vantaggi del welfare aziendale
Il piano welfare aziendale mira a supportare la vita dei dipendenti e va commisurato a esigenze e caratteristiche dei lavoratori, per assicurare loro vantaggi e benefici spendibili in forme e situazioni diverse. I vantaggi della promozione del welfare aziendale sono molteplici: il primo, per le aziende, è di natura fiscale legato alla tassazione welfare, ovvero alla possibilità di dedurre le spese sostenute. I lavoratori, d’altra parte, ricevono supporto e incentivi concreti spendibili nella propria sfera privata o professionale.
Come elaborare un piano welfare
Per elaborare un piano welfare aziendale, è fondamentale sondare bisogni, carenze e desideri dei dipendenti. I piani welfare aziendali possono riguardare categorie omogenee (a parità di autorità o di occupazione) o eterogenee di dipendenti. In entrambi i casi, l’azienda dovrà decidere se dare ai propri lavoratori la possibilità di scegliere se ricevere benefici, premi in busta paga o bonus. Esempi di welfare aziendale sono:
- Il welfare on top o premium è la soluzione applicata a categorie omogenee di lavoratori che consiste nell’offerta unilaterale (è l’azienda che decide) di beni e servizi non monetizzabili ai dipendenti
- Il piano welfare contrattuale riguarda soluzioni più semplici, come fringe benefits e flexible benefits. I primi sono benefit in natura che l’azienda assegna ai propri dipendenti, in aggiunta alla retribuzione ordinaria (smartphone, laptop, casa, buoni pasto, automobile aziendale). I secondi sono complementari alla retribuzione ordinaria e totalmente esenti da tassazione. Il loro obiettivo principale è migliorare la privacy del lavoratore (coperture sanitarie, asili nido, assicurazioni, abbonamenti a centri sportivi, etc).
Quali bonus welfare scegliere per la propria azienda
Sono diversi i bonus welfare che ogni azienda può decidere di scegliere. Ecco alcuni esempi:
- Bonus economici (buoni pasto, versamenti di bonus welfare in un fondo pensione, prestiti a tasso agevolato, etc.)
- Bonus educativi (rimborso tasse e materiale scolastico, centri estivi o sportivi, borse di studio ma anche formazione e specializzazione del dipendente, stage, etc)
- Bonus famiglia (baby sitter, asilo nido aziendale, servizi di sostegno per familiari malati o non autonomi, etc)
- Bonus sport (palestra aziendale o convenzioni con palestre, lezioni collettive, sport all’aria aperta, etc.)
- Bonus salute (visite mediche, agevolazioni sui servizi sanitari e assistenziali)
- Bonus mobilità: (abbonamenti ai trasporti pubblici, smart working, auto aziendale, etc.)
Creare un piano su misura è, a ogni modo, un mestiere. Rivolgersi a professionisti è, quindi, la scelta migliore. Tra le più importanti società che propongono questo tipo di servizi, c’è Sodexo Benefits & Rewards Services che fornisce soluzioni al welfare aziendale commisurate a esigenze specifiche. L’ampio ventaglio di bonus e benefits e la consulenza di professionisti esperti sono i punti di forza di quest’azienda ormai leader nel panorama nazionale ed internazionale.
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