Bonus mobilità al via, seppur sotto diverse forme! Si potrà accedere al sussidio nazionale per beneficiare di uno sconto di 750 euro per l’acquisto di monopattini elettrici ed e-bike, ovviamente con i suoi pro e contro.
Fra questi spicca l’impossibilità di utilizzarlo come sconto in fattura. Nello specifico, agli interessati all’agevolazione verrà riconosciuto un credito d’imposta per le spese già sostenute e versate anticipatamente.
Ciononostante, si potrà ricorrere al Bonus mobilità 2021 non solo per acquistare una e-bike, ma anche per accedere a particolari abbonamenti legati ai servizi di sharing per mezzi elettrici o per mezzi pubblici di trasporto.
Ma la portate del Bonus non si esaurisce certamente qui. Da più mesi a questa parte, in attesa del via alle domande per il Bonus mobilità 2021 nazionale, i comuni e le regioni hanno deciso di intervenire autonomamente predisponendo una serie di bandi per certi versi simili a quello centrale, per altri completamente diversi.
Nella maggioranza dei casi, si tratta di Bonus locali concessi in due modalità: si potrà ottenere un Bonus mobilità come sconto sull’acquisto dei mezzi di trasporto green al fine di incentivare la mobilità sostenibile, oppure guadagnare semplicemente in sella ad una bicicletta classica o un’e-bike a seconda nel numero di chilometri percorsi su specifiche tratte.
Senza perdere altro tempo, vediamo subito come si articolano i vari Bonus mobilità 2021.
Maggiori informazioni sul Bonus mobilità 2021 le trovate nel video YouTube di Davide Petrini.
Bonus mobilità 2021: lo sconto aumenta a 750 euro! Scatta il via alle domande
Partiamo dal Bonus mobilità 2021 tanto atteso, quello nazionale, finalmente arrivato anche se con una veste diversa.
La prima modifica riguarda il suo importo, perché dai 500 euro di contributo concessi negli anni passati si passa ai 750 euro nel 2021. Per quanto riguarda, invece, le spese coperte si potrà utilizzare il Bonus mobilità sia per l’acquisto di monopattini elettrici ed e-bike, sia per abbonarsi a servizi pubblici di trasporto e di sharing.
Particolare attenzione va fatta al periodo di sostenimento delle spese. Il Bonus abbraccia esclusivamente le spese pagate nell’arco di tempo che va dal 1° agosto 2021 alla fine dello stesso anno.
Un’altra novità rispetto al passato riguarda la rottamazione di un vecchio veicolo. In altre parole, per accedere al Bonus mobilità 2021 non è sufficiente aver acquistato uno dei mezzi sopra indicati, ma è obbligatorio rottamare un veicolo già posseduto con valore massimo di emissione CO2 di 110 g/km.
Tuttavia, come già detto, non potrà essere utilizzato come sconto in fattura. Il rimborso delle spese sostenute, infatti, si sostanzia in un credito d’imposta che permetterà di ottenere uno “sconto” sulle tasse da versare allo Stato a fine anno.
Arrivato il decreto attuativo del Bonus mobilità 2021, però, occorre attendere la normativa dell’Agenzia delle Entrate, ente che disciplina la modalità di fruizione del contributo e i requisiti da possedere per poter accedere al beneficio.
Bonus mobilità 2022: cosa bolle in pentola?
In verità, la finalità dell’introduzione del nuovo Bonus mobilità centrale è abbastanza chiara: il Governo punta all’impiego dei fondi avanzati dalle precedenti versioni dell’incentivo, per consentire anche a chi è stato tagliato fuori dal contributo l’accesso all’agevolazione.
Le cose dovrebbero, però, cambiare dal 2022. Nel prossimo futuro, infatti, potremmo avere un Bonus mobilità organizzato come i Bonus spesa, ossia il Governo provvede a distribuire le risorse ai diversi enti territoriali, Comuni e/o Province, i quali li assegnarli ai partecipanti ad appositi bandi di concorso.
In sintesi, come e quando distribuire il Bonus mobilità diventerà una competenza esclusiva dei comuni e delle regioni, un po’ come gli attuali sussidi pensati autonomamente dagli enti locali.
Al momento, infatti, sono diverse le Regioni e i Comuni che stanno erogando Bonus mobilità architettati o come sconto sul prezzo di listino di una e-bike o bici tradizionale, oppure come incentivo per ogni chilometro percorso in sella agli stessi mezzi.
Per capire di cosa stiamo parlando, vediamo subito quali Bonus mobilità “locali” sono stati attivati e come accedere a ciascuno di questi.
Bonus mobilità 2021: a Bari un doppio contributo! Come funziona?
Partiamo subito dal Comune di Bari dove risulta attivo un doppio Bonus mobilità.
I residenti potranno partecipare al programma “MUVT” in bici dedicato alla mobilità sostenibile scegliendo tra due modalità.
La prima, assimilabile al tradizionale Bonus mobilità centrale, permette di ottenere uno sconto sul prezzo di listino dei veicoli elettrici di piccole dimensioni, come monopattini, e-bike e bici classiche, compresi gli acquisti di seconda mano, purché comprati da un negozio autorizzato alla vendita.
In tal caso si avrà diritto al rimborso del 50% dei costi sostenuti, per un tetto massimo diverso a seconda della tipologia di mezzo acquistato: 250 euro per quelli elettrici, 150 euro per biciclette e monopattini classici, 100 euro per i mezzi non di primo acquisto.
Per richiedere questo primo Bonus mobilità occorrerà compilare il form online presente sulla pagina internet istituzionale del Comune di Bari.
Il secondo Bonus mobilità implicito nel programma “MUVT in bici”, invece, è indirizzato ai residenti che già dispongono un’e-bike o di una bici classica.
Questi potranno ricevere una somma di denaro percorrendo le tratte di andata e ritorno da casa a lavoro, o da casa e scuola in sella ad una bici classica o una e-bike su cui verrà installato un contachilometri Bluetooth (Kit Pin Bike) che tiene traccia dei chilometri macinati.
Nello specifico, 0,10 cent per ogni chilometro percorso in e-bike, 0,20 centesimi di euro con una classica bicicletta, 0,02 centesimi di euro su tutte le altre tratte diverse da quelle di andata/ritorno da casa-scuola-lavoro in sella ad un’e-bike e 0,04 centesimi, sempre sulla stessa tratta, ma alla guida di una bici tradizionale.
Le domande al Bonus mobilità di Bari sono al momento attive e lo saranno fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Nuovo Bonus mobilità 2021: a Cesena domande entro il 30 novembre 2022
Mentre il comune di Bari ha predisposto un doppio Bonus mobilità ancorato alle forme classiche, il comune di Cesena ha optato per un sussidio completamente nuovo, disponibile fino al 30 novembre 2022.
Anche in questo caso, si tratta di Bonus scomposto in due parti: si potrà ottenere una somma a copertura dei costi di abbonamento per l’accesso a servizi di sharing e si potrà guadagnare pedalando aderendo al programma Bike-to-work.
Le soluzioni, però, si differenziano l’una dall’altra.
Si potrà accedere al rimborso dei costi sostenuti per fruire dei servizi di bike sharing soltanto se le spese sono state pagate nell’arco di tempo che va da luglio a novembre 2021. L’altra parte di Bonus mobilità è invece rivolta ai mobility manager.
Nello specifico, toccherà ai datori di lavoro aderire al Bonus per poi metterlo a disposizione dei propri dipendenti.
Detto in altri termini, il titolare dell’azienda accede al Bonus mobilità per permettere ai lavorati di racimolare qualche euro andando e venendo dal lavoro in sella ad una bicicletta tradizionale o ad una e-bike.
Ma andiamo alle cifre. Sulle tratte appena elencate si potranno guadagnare 0,20 centesimi di euro a chilometro.
Chi avesse intenzione di aderire al Bonus mobilità di Cesena troverà tutte le informazioni necessarie sul sito internet del comune.
Occhio alla scadenza! Per i datori di lavoro interessati all’iniziativa il tempo a disposizione per presentare domanda è scaduto ad agosto 2021.
I dipendenti, invece, hanno ancora tempo per aderire al programma e per iniziare a guadagnare in sella ad una bici!
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