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Superbonus 110%: necessario andare oltre lo sblocco dei crediti – Lavori Pubblici

Superbonus 110%: necessario andare oltre lo sblocco dei crediti - Lavori Pubblici

Le temperature non accennano a diminuire nemmeno in Parlamento,
soprattutto quando si parla di Superbonus 110% e cessione dei
crediti. Ad accendere il dibattito questa volta è una riflessione
dell’on. Erica Mazzetti (FI) sulle attività del Governo relative
allo sblocco dei crediti legati a Superbonus
110%
e bonus edilizi. Secondo la
deputata, diversamente da quello che si possa pensare, lo
sblocco non è un atto eroico o una misura eccezionale, ma
rientra nell’ordinaria amministrazione dell’esecutivo: ne è prova
la circolare sul disbrigo degli affari correnti del 21 luglio
scorso, dove si afferma chiaramente che il governo rimane impegnato
“nell’attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte
dal Parlamento e nell’adozione degli atti urgenti, ivi compresi
quelli legislativi per fronteggiare le emergenze
nazionali…“

Superbonus 110%, Mazzetti (FI): sblocco dei crediti non
basta

Non c’è nulla di straordinario nella scelta di sbloccare i
crediti delle imprese relativi alla cessione del
superbonus
, quando invece “è di tutta evidenza
che lo sblocco dei crediti rientri tra i doveri del governo, ma la
verità è che non intende procedere poiché non ha le risorse per
coprire l’allentamento della stretta creditizia”
. A parere
della deputata sono questi i presupposti che hanno portato
all’emanazione delle circolari dell’Agenzia delle
Entrate
che di fattob loccano le attività di cessione,
richiedendo requisiti irrealizzabili o la ripetizione delle
procedure di controllo a ogni passaggio. 

Continua Mazzetti: “Ci permettiamo sommessamente di
osservare che il Governo non può realizzare un risparmio pubblico
ai danni delle imprese in sofferenza, né demandare all’Agenzia
delle Entrate di riscrivere le leggi, con la scusa di
interpretarle. Molto crediti, diciamolo chiaramente, verranno
ugualmente ceduti a soggetti “avvoltoio” che realizzeranno
stra-profitti a danno dell’economia nazionale. Con queste modalità
operative, il governo sta paradossalmente danneggiano i meno
abbienti, tra cui partire Iva a regime forfetario, che non possono
avviare lavori non potendolo cederli e, quindi, solo i più abbienti
stanno godendo del beneficio fiscale”.

Nuove soluzioni nel Decreto Aiuti-bis

Da qui l’invito al Governo a procedere alla soluzione del blocco
dei crediti già in sede di redazione del Decreto
Aiuti-bis
, provvedendo alle modifiche necessarie delle
regole e delle procedure sulla responsabilità solidale e delle
coperture degli oneri relativi all’attuazione della legge.
“Tutte cose – conclude Mazzetti – ampiamente nel
perimetro del ‘disbrigo degli affari correnti’”.

© Riproduzione riservata

Source: lavoripubblici.it

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