L’estate volge al termine e già si pensa a come riscaldare casa, considerando anche la crisi energetica in corso. Sicuramente gli italiani saranno attenti soprattutto a non spendere troppo, visto che la parola d’ordine anche nei mesi a venire è risparmiare. Una soluzione può essere quella di sostituire la vecchia caldaia sfruttando i bonus fiscali, in particolare la detrazione fiscale per sostituire la caldaia di casa, in vigore fino al 2024.
Le detrazioni fiscali in vigore
In primo luogo si può fruire della detrazione fiscale dell’ecobonus con aliquota del 65% per la sostituzione della caldaia vecchia con una nuova a condensazione, di classe A o superiore, con l’installazione integrata di valvole di termoregolazione evolute (di classe V, VI o VIII) o di pompe di calore. La stessa aliquota del 65% potrà essere usata anche nel caso di installazione di sistemi cosiddetti ibridi che prevedono sistemi integrati tra caldaia e pompa di calore. Per beneficiare dell’agevolazione fiscale è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
- l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti;
- l’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio;
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, redatta secondo lo schema riportato nell’allegato E o F del decreto attuativo.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea:
- le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica, attraverso l’allegato A al “decreto edifici” (D.M. 19 febbraio 2007)
- la scheda informativa (allegato E o F al “decreto edifici”), relativa agli interventi realizzati. La trasmissione deve avvenire in via telematica, attraverso l’applicazione web dell’Enea
Si può fruire anche della detrazione fiscale per ristrutturazione al 50% e con limite massimo di spesa è di 96 mila euro per le spese effettuate fino a fine dicembre 2022, e la ripartizione delle quote è annuale per 10 anni.
La sostituzione della caldaia permette anche di fruire del bonus mobili, ossia la detrazione fiscale al 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione. La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria” che realizzati su singoli appartamenti danno diritto al bonus. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione precedente.
Le agevolazioni fiscali sono rivolte a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Oltre ai proprietari, tra gli altri possono fruire dell’agevolazione i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali); gli inquilini; i comodatari. Inoltre, la detrazione può essere fruita dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e dal convivente more uxorio. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Conto termico al 65%
Gestito dal Gse (gestore servizi energetici), il conto termico è rivolto sia a privati che a imprese e pubbliche amministrazioni e la detrazione offerta è del 65% rispetto alle somme spese per:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti con impianti a pompa di calore;
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria (possono anche non essere integrati con l’impianto di riscaldamento);
- sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore.
Il beneficio è erogato direttamente sul conto corrente del soggetto coinvolto entro un massimo di due mesi dall’accettazione della richiesta. Per gli importi pari o inferiori a 5 mila euro, il pagamento avviene in un’unica soluzione. Per cifre superiori, saranno erogati dai due ai cinque pagamenti dilazionati.
Sostituzione della caldaia con il Superbonus al 110%
Infine, si precisa che eseguendo un intervento definito trainate, come interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti e interventi antisismici, rientrano nel Superbonus al 110% anche le spese per interventi di efficientamento energetico, come ad esempio la sostituzione della caldaia. La detrazione è riconosciuta nella misura sopra descritta e va ripartita tra gli aventi diritto, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2022, in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
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