

Dopo mesi di attesa, milioni di contribuenti potranno richiedere lo sconto goloso previsto dal bonus bagno, un incentivo interessante ideato per favorire il risparmio delle risorse idriche ed evitare qualsiasi inutile spreco d‘acqua.
Tale misura, pensata per la sostituzione o l’installazione di vasi sanitari, rubinetti e docce in contesti abitativi, era stata introdotta con la vecchia Legge di Bilancio 2020.
Purtroppo, a causa del repentino passaggio ad un nuovo esecutivo capeggiato da Mario Draghi, non aveva potuto ottenere il via libera per essere utilizzata.
Scopriamo quindi, come funziona, a chi spetta e da quale data potremo, finalmente, goderne.
Bonus bagno: come funziona e a chi spetta?
Ad introdurre il bonus bagno nella grande varietà di agevolazioni per la casa, era stato il Governo Conte II a seguito dell’erogazione di misure di sostegno atte ad aiutare le famiglie, durante l’emergenza pandemica.
Il contributo, che noi conosciamo bene con il nome di “bonus idrico”, venne pensato per favorire il risparmio delle risorse idriche, evitando inutili sprechi d’acqua nelle abitazioni degli italiani.
Un incentivo questo, per sensibilizzare i futuri contribuenti sul principio della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, partendo proprio da un bisogno primario (quale l’acqua) e dalle sue modalità di utilizzo.
Attraverso il rinnovamento del sistema idraulico e della conseguente sostituzione di vasi sanitari, rubinetti e docce, il bonus bagno consentiva ai diretti interessati di poter ottenere un rimborso di 1.000 euro sulle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.
Inoltre, tale importo può arrivare a toccare i 5.000 euro qualora a richiederlo fossero i proprietari di immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.
A poterne beneficiare, una platea di aventi diritto molto estesa dal momento che non vi sono limiti di Isee da soddisfare, che va a comprendere i titolari di proprietà dell’edificio esistente ma anche:
- i titolari di altro diritto reale su edifici esistenti
- i titolari di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari
Ciò che è importante è che siano soggetti maggiorenni, residenti in Italia e che, come spiega meteo.it:
“ abbiano effettuato lavori per la sostituzione di apparecchi di scarico e rubinetteria installando prodotti con limitazione del flusso d’acqua o scarico ridotto [..] e che siano in possesso di tutta la documentazione necessaria a comprovare quanto dichiarato”
Dal momento che le risorse stanziate saranno limitate, il bonus bagno potrà essere richiesto soltanto una volta esclusivamente per un solo immobile.
Inoltre, è necessario che il richiedente non benefici di altre agevolazioni fiscali che potrebbero essere applicate agli interventi rientrati nel detto bonus.
Il video di Voglia di Ristrutturare ci spiega quali errori non fare se ci apprestiamo a svolgere qualche lavoro di ristrutturazione nel nostro bagno, dateci uno sguardo perchè potrebbe esserevi molto utile:
Per fare in modo che la maggior parte dei beneficiari che lo hanno richiesto possano ottenerlo, spiega informazionefiscale.it:
“I rimborsi saranno riconosciuti in base all’ordine cronologico delle istanze: le risorse stanziate sono pari a 20 milioni di euro e la vastità della platea di potenziali beneficiari lasciano presagire la possibilità che si verifichi un click day per accedere all’agevolazione.”
Ora, quel click day non è ancora stato deciso ma si pensa che già dai primi di gennaio 2022 si potrà inoltrare la presentazione della domanda.
Bonus bagno: quali lavori rientrano nell’incentivo?
L’obiettivo degli ideatori del bonus bagno è quello di limitare quanto più possibile gli sprechi d’acqua e fermare l’uso esagerato delle risorse disponibili, un tema molto sentito in questi anni e sapientemente portato alla luce durante il recente COP26 tenutosi tra le Nazioni Unite, a Glasgow.
Per far sì che si rispetti la tutela dell’ambiente e di quanto ci viene offerto dallo stesso, nel testo che regola il bonus bagno viene ammessa una grande verità di interventi che possono andare dalla posa in opera alla sostituzione di apparecchi per lo scarico del flusso d’acqua.
In particolare, rientrano fra questi:
- la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri + relativi sistemi di scarico
- la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina + dispositivi per il controllo del flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto
- la fornitura e la sostituzione dei soffioni/colonne doccia con valori di portata uguale o inferiore a 9 litri al minuto
Agli interventi appena citati vanno aggiunti anche quelli relativi alle opere idrauliche e murarie e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi precedentemente esistenti.
Al fine di ottenere il riconoscimento dell’agevolazione, occorre che tutti questi interventi siano stati realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 e che rispettino il requisito legato alla limitazione del flusso d’acqua.
Non rientrano, invece, come spiega investireoggi.it:
“le spese per: piatto doccia, box doccia, sedile WC, copri vaso, bidet, lavandino, installazione di autoclave e serbatoio di accumulo, sostituzione di vasca esistente con piatto doccia con connesse opere edili e di finitura) [..] e vasi sanitari in resina”
L’articolo di Elisa Borgato, invece, ci spiega che il bonus bagno può essere valido anche per gli acqusiti online, soprattutto per quelli comprensivi di IVA!
Bonus bagno: come richiederlo e quali documenti servono?
Il decreto del 27 settembre 2021 redatto dal Ministero delle Transazioni Ecologiche, era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale non molto tempo fa e conteneva poche informazioni riguardanti la procedura di richiesta del bonus bagno.
Sulla procedura di attivazione dell’incentivo, infatti, si era letto la data in cui si sarebbe potuto sapere di più (il 26 novembre 2021) ma, a causa dei recenti avvenimenti e delle questioni burocratiche relative alle pensioni e al fisco, era passato in secondo piano.
Fortunatamente, giusto ieri, ci è arrivata notizia dell’avvio della misura grazie all’intervento di Sogei che ha messo a disposizione dei futuri beneficiari una piattaforma dedicata, chiamata “Piattaforma bonus idrico”.
Tale luogo virtuale dovrebbe venire aperto a breve per favorire l’invio delle domande, per le quali si dovrà comunque accedere al sito ufficiale del MITE.
Rivolgendosi alla sezione dedicata e munendosi di credenziali SPIN o Carta d’identità elettronica, il soggetto interessato potrà registrarsi compilando il modulo predisposto.
In esso dovrà inserire un bel pò di dati oltre a quelli personali, come ad esempio:
- l’importo della spesa sostenuta per la quale richiede il rimborso
- le specifiche tecniche dei lavori eseguiti
- la quantità e la qualità del bene e le specifiche della sua posa in opera o della sua installazione
- l’identificativo catastale dell’immobile
- la dichiarazione di non aver già usufruito di altre agevolazioni per quelle spese
- le coordinate del conto corrente bancario o postale
Infine, servirà allegare copia della documentazione commerciale o della fattura che servirà a comprovare l’effettivo pagamento del materiale e dell’acquisto degli apparecchi necessari.
Qualora a richiederlo non fosse il proprietario diretto dell’immobile, il soggetto dovrà dimostrare di aver comunicato la volontà di richiedere l’incentivo identificandosi con i propri dati anagrafici.
Al contrario, se a richiederlo fosse l’esercente, il modello da compilare cambia nel contenuto chiedendo di certificare:
- la modalità di pagamento
- la tipologia di beni acquistati
- il totale della spesa effettuata dal beneficiario per la quale si chiede il rimborso
Questo documento è fondamentale per presentare la domanda del bonus bagno, pena l’esclusione dal beneficio.
E se la compilazione del modulo presentasse qualche errore o mancasse qualche parte da compilare?
Otterreste comunque il rimborso?
Secondo ilmessaggero.it non è così, perché:
“Il rimborso è escluso qualora la richiesta risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni o allegati o se a seguito di controlli di riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato.”
Bisogna quindi fare molta attenzione durante questo procedimento perché un errore minimo, potrebbe compromettere il riconsocimento del beneficio del bonus bagno e impedirvi di godere di ben 1.000 euro di rimborso!
Tenete gli occhi ben aperti e rileggete mille volte il modulo se non siete sicuri.
Bonus bagno: possibile proroga al 2022?
Stando a quando emerge dalle ultime informazioni riguardanti i bonus bagno, in campo ci sarebbero già ben 20 milioni di euro messi da parte per poterlo avviare ma ciò non esclude che in futuro, si possa rifinanziarlo e mantenerlo fino al 2022.
Per ora, è certo che si dovrà considerare il fatto che potrebbero arrivare così tante richieste da mandare in palla il sistema telematico e prosciugare la capacità economica disponibile.
A maggior ragione, il ministro Roberto Cingolani sta già mettendo le mani avanti chiedendo al ministro dell’economia Daniele Franco di indirizzare al bonus bagno qualche soldino in più, tanto per essere sicuri che tutto vada bene.
Se l’incentivo dovesse avere successo, è possibile che parte dei finanziamenti in arrivo nel prossimo futuro possano venire spesi per un ulteriore proroga della misura o un aggiuntivo allungamento dei tempi per svolgere i lavori in casa.
Per rimanere aggiornati vi suggerisco di seguire il tweet qui sotto riportato:
oppure, di iscrivervi alla nostra newsletter per ricevere in tempo reale tutte le novità inerenti al bonus bagno e ad una sua possibile prororga per l’anno in arrivo.
Ricordandovi di condividere questo articolo ( se ha catturato il vostro interesse), vi invito al nostro prossimo appuntamento.
A presto!
tutti i diritti appartengono alla fonte. Disclaimer
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.