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Prevenzione rischio sismico: il silenzio assordante della politica – Lavori Pubblici

Prevenzione rischio sismico: il silenzio assordante della politica - Lavori Pubblici

Se il sisma è al centro dell’attenzione
mediatica nei momenti in cui si accendono i riflettori, come nel
caso della triste ricorrenza dal terremoto di Amatrice e della
recente visita all’Aquila di Papa Francesco, esso rimane
incomprensibilmente assente dai programmi politici
dei partiti impegnati in campagna elettorale. A confermarlo è ISI,
l’Associazione Ingegneria Sismica Italiana,
evidenziando l’alto rischio sismico dell’Italia e la fragilità di
molta parte del costruito, strutture e infrastrutture.

Prevenzione rischio sismico, le proposte ISI alla classe
politica

Secondo ISI, analizzando le proposte dei maggiori schieramenti,
quello che salta all’occhio – tranne in un caso – è la
totale assenza di riferimenti al sisma e ai piani di
prevenzione per ridurne gli impatti in caso di accadimenti.
Tutt’al più se ne parla in termini generici o relativi ai soli
bonus. Da qui il dubbio: amnesia o sottovalutazione?
L’Associazione lancia quindi un monito, ricordando il ruolo
fondamentale della prevenzione: “in una fase in cui
l’attenzione alla programmazione delle spese da parti di tutti gli
attori economici e istituzionali è strategica, evidenziamo che il
terremoto sarà sempre più un costo (purtroppo certo) e alto se si
tarderà ad investire sulla prevenzione”.

La necessità della pianificazione e una politica di mitigazione
del rischio su tutto il territorio nazionale, ha quindi portato
alla realizzazione del Manifesto per il Futuro
dell’Ingegneria Sismica Italiana
.

Manifesto per il Futuro dell’Ingegneria Sismica Italiana: le
proposte ISI legate al PNRR

Nel documento si ricorda come i più recenti terremoti in Italia
abbiano messo in luce la fragilità del patrimonio edilizio
e infrastrutturale esistente
e l’importanza di sostenere i
necessari interventi di messa in sicurezza, non solo per tutelare
la vita delle persone ma anche per limitare i danni alle
costruzioni e al loro contenuto. ISI ribadisce quindi la necessità
di sostenere le politiche legate alla riduzione del rischio
sismico
, fornendo alle Istituzioni elementi utili di
decisione sulla base di tecnologie praticabili, al fine sia di
massimizzare l’efficienza degli investimenti pubblici che di
migliorare le prestazioni del patrimonio edilizio e
infrastrutturale italiano in termini di robustezza e
durabilità.

Considerato che nel periodo individuato dal Manifesto
(2021- 2026 – 2031), gli investimenti pubblici nel
settore delle costruzioni saranno principalmente destinati agli
interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza
(PNRR) le future iniziative dell’Associazione
Ingegneria Sismica Italiana (ISI) saranno orientate dai seguenti
target del piano:

  • 2.1.1 M1C3: Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione,
    Competitività, Cultura e Turismo – Terza Componente – Turismo e
    Cultura 4.0
  • 2.1.2 M2C3: Missione 2 – Rivoluzione Verde e Transizione
    Ecologica – Terza Componente – Efficienza Energetica e
    Riqualificazione degli Edifici
  • 2.1.3 M3C1: Missione 3 – Infrastrutture per una Mobilità
    Sostenibile – Prima Componente – Investimenti sulla Rete
    Ferroviaria
  • 2.1.4 M6C2: Missione 6 – Salute – Seconda Componente –
    Innovazione, Ricerca e Digitalizzazione del Servizio Sanitario
    Nazionale

2.1.1 M1C3: Missione 1 – Digitalizzazione,
Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – Terza Componente –
Turismo e Cultura 4.0

In riferimento a questo obiettivo, volto alla valorizzazione di
siti storici e culturali, L’Associazione ISI intende promuovere
azioni finalizzate allo studio di percorsi metodologici per una
valutazione del rischio sismico dei centri storici
e l’individuazione di sistemi di mitigazione più efficaci che
aumentino la sicurezza, consentano il riuso e migliorino
l’accessibilità dei centri urbani. Le proposte dovranno incidere
significativamente sulla resilienza della risposta urbana, in
particolare nel caso dei borghi storici che presentano un
patrimonio edilizio di valore artistico e monumentale, che da un
lato deve essere tutelato, ma dall’altro, a causa della sua elevata
vulnerabilità, presenta alti livelli di rischio e bassi livelli di
sicurezza.

2.1.2 M2C3: Missione 2 – Rivoluzione Verde e
Transizione Ecologica – Terza Componente – Efficienza Energetica e
Riqualificazione degli Edifici

In riferimento a questo target, l’Associazione ISI intende
promuovere non solo azioni volte al miglioramento della
sicurezza
sismica del patrimonio pubblico
e privato, residenziale e produttivo, ma anche ad accrescere la
conoscenza e la sensibilità della popolazione al tema dei grandi
rischi, come il terremoto, e la cultura del
rischio
. Parallelamente a queste azioni, è necessario
incentivare politiche di finanziamenti pubblici per
l’efficientamento strutturale degli edifici inadeguati, investendo
quindi sulla futura riduzione delle spese per la ricostruzione in
seguito al terremoto.

ISI ribadisce che quanto già avviato in termini di
finanziamenti pubblici per l’adeguamento
antisismico del patrimonio nazionale e per l’incentivazione
all’impiego di tecnologie di monitoraggio strutturale è necessario
e dovrebbe essere reso nel tempo strutturale, nonché esteso agli
edifici produttivi esistenti, i quali rappresentano una criticità
elevatissima per la sicurezza e per l’economia del Paese, essendo
occupati da numerose persone per molte ore al giorno ed essendo
indispensabili per la tenuta economica e sociale, per la resilienza
e per il recupero post-sismico di un territorio. Non solo:
l’associazione evidenzia la necessità di un periodo temporale
adeguato alla programmazione degli interventi.

2.1.3 M3C1: Missione 3 – Infrastrutture per una
Mobilità Sostenibile – Prima Componente – Investimenti sulla Rete
Ferroviaria

ISI punta ad aumentare la sicurezza delle infrastrutture, gran
parte delle quali di non recente realizzazione, oltre che
progettate con norme tecniche molto diverse da quelle attuali,
promuovendo lo sviluppo di metodologie per la stima del rischio
sismico e la valutazione della difettosità delle opere, anche
tramite l’utilizzo di tecniche innovative. In particolare,
l’Associazione ricorda l’importanza di un’accurata fase di
conoscenza e diagnostica preliminare
sul loro stato di
conservazione, seguita dall’incentivazione di attività di
monitoraggio, preferibilmente tramite l’impiego di sistemi
installati permanentemente.

2.1.4 M6C2: Missione 6 – Salute – Seconda Componente
– Innovazione, Ricerca e Digitalizzazione del Servizio Sanitario
Nazionale

Infine, l’Associazione intende promuovere l’adeguamento
delle strutture ospedaliere
, sempre nell’ottica di una
maggior resilienza del paese, favorendo allo stesso tempo la
diffusione della rete ospedaliera nel territorio nazionale, per una
miglior accessibilità. Particolare attenzione va posta non solo
alla parte strutturale dei fabbricati favorendo una maggiore
sensibilità al tema degli elementi non strutturali
come tamponamenti, divisori, impianti e controsoffitti, sia
con riferimento alle strutture esistenti ma anche alle nuove
costruzioni.

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