Pnrr: abbiamo incassato 67 miliardi, ne abbiamo spesi (forse) 21 e con i residui 46 abbiamo evitato di emettere nuovo debito sul mercato. E ora? L’analisi di Giuseppe Liturri
Dall’Europa arrivano i soldi del PNRR, ma di investimenti se ne vedono pochi.
In 3 semestri abbiamo prodotto una montagna di carte (le famose “riforme”) che non danno da mangiare ma che tuttavia ci hanno consentito di incassare somme importanti da Bruxelles. Parallelamente, il conto degli investimenti, cioè il denaro effettivamente speso dallo Stato, che invece crea sviluppo, mostra ancora cifre modeste.
Dopo aver già incassato 67 miliardi (25 di anticipo nel 2021 e due rate da 21 miliardi nel 2022), il 30 dicembre, sul filo di lana della scadenza, il governo ha annunciato che sono stati conseguiti i 55 obiettivi e traguardi che condizionavano il ricevimento della terza rata del PNRR da parte della Commissione.
È così partita da Roma
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