Cittadini, lavoratori, imprese e, in qualche modo, persino banche. È trasversale la preoccupazione per il ridimensionamento degli incentivi nel settore dell’edilizia: dal Superbonus all’Ecobonus, passando per il Sismabonus dedicato all’adeguamento antisismico di edifici e abitazioni. Un tema particolarmente sensibile in Sicilia. Dove al 31 ottobre il numero di domande inoltrate è salito a oltre 22mila, per più tre miliardi e mezzo di euro di investimenti ammessi a detrazione e una ricaduta positiva anche in termini di occupazione: con l’edilizia che registra l’unico segno positivo dell’Isola per lavoratori occupati. Poi, nell’ultimo anno, diversi freni avevano fatto scattare l’allarme: dall’aumento del costo delle materie prime – che ha rallentato diversi cantieri – ai cambiamenti in corsa delle regole a causa di truffe milionarie ai danni dello Stato.
Su tutti, a impensierire è stato il blocco della cessione alle banche dei crediti maturati con il bonus, ancora irrisolto.
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