Bonus edilizia 110%, ad ogni controllo dei carabinieri fioccano le irregolarità: trovato un profugo ucraino di appena 15 anni impiegato come operaio a nero.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Un destino che non meritava, il ragazzo di quindici anni scappato dalla guerra in Ucraina per poi finire in un cantiere edile come operaio in nero nella provincia di Napoli, a “ingrassare” il business legato al Superbonus 110%. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli, insieme a quelli della stazione di Casoria, che svolgono controlli straordinari nell’ambito della campagna “bonus edilizia 110” per contrastare manodopera in nero e garantire sicurezza sui luoghi di lavoro, lo hanno trovato in cantiere – e non a scuola, dove sarebbe dovuto essere – e con lui hanno scoperto e identificato 4 lavoratori, 3 dei quali senza contratto.
In particolare ha colpito la storia del quindicenne ucraino, fuggito dalla guerra assieme alla madre e ospitato sul territorio italiano dalla zia materna, residente in Italia per motivi di lavoro. Anche lui in nero, era impiegato come operaio. I carabinieri hanno poi scoperto che il minore non aveva assolto gli obblighi scolastici. Il datore di lavoro della ditta affidataria dei lavori è stato denunciato.
L’ attività imprenditoriale è stata immediatamente sospesa amministrativamente per l’impiego di personale in nero. Alla ditta sono state elevate sanzioni per un importo di 14mila e venti euro mentre sono state impartite prescrizioni penali per oltre 11mila euro.
Source: fanpage.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.