Dopo il successo del primo anno, a Modena il progetto Bike to work viene rilanciato con l’obiettivo di coinvolgere almeno 500 cittadini. Ogni chilometro percorso sul tragitto lavoro casa viene ricompensato con 15 centesimi. A beneficiarne non è solo il portafogli, ma soprattutto la salute.
E se montare in sella a una bicicletta fosse il modo migliore per raggiungere il posto di lavoro? È questa la scommessa del Comune di Modena che ha coinvolto oltre 400 cittadini in un progetto, denominato Bike to work, che promuove l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa lavoro.
Il progetto promosso dalla Giunta comunale di Modena prevede dei bonus mobilità calcolati nella misura di 0,15 centesimi per ogni chilometro percorso in bici o in monopattino sul territorio comunale nel tragitto lavoro casa e viceversa, e viene corrisposto ogni tre mesi attraverso un bonifico di massimo 3o euro al mese.
L’iniziativa modenese non è una novità di quest’anno. Nei primi 12 mesi di attività del progetto, tra il 26 ottobre 2020 e il 25 ottobre 2021, sono stati erogati incentivi per oltre 60 mila euro, per un totale di circa 500 mila chilometri percorsi e un risparmio di quasi 75 tonnellate di Co2. A questo si aggiunge che i cittadini che hanno aderito al progetto, 374 in totale, hanno percepito un incentivo medio trimestrale di 41 euro.
Se poi si considera che in questo primo anno di progetto, a causa dell’ampio ricorso all’home working dovuto alla pandemia, le risorse messe a disposizione sono state solo parzialmente utilizzate, quest’anno ci si aspetta di avere un maggiore numero di cittadini in sella ad una due ruote (l’obiettivo è raggiungere almeno 500 cittadini) e ovviamente di poter contare su maggiori risorse disponibili.
Come funziona
Una volta che ci si è accertati di avere i requisiti necessari per partecipare al progetto (qui il regolamento), è necessario scaricarsi l’app ufficiale del progetto Bike to work, Wecity: attraverso il Gps, questa applicazione riesce a distinguere gli spostamenti casa lavoro, gli unici spostamenti che rientrano nel progetto e hanno diritto all’incentivo. Utilizzando questa app si ha anche modo di conoscere il proprio livello di sostenibilità e di attenzione nei confronti della salvaguardia dell’ambiente.
Non solo. Il progetto Bike to work prevede un meccanismo di certificazione delle emissioni di CO2 e l’analisi dei benefici alla salute che ne derivano, tramite lo strumento online Heat (Health Economic Assessment Tool) dell’Oms, che evidenzia attraverso diversi parametri gli effetti di uno stile di vita più attivo e sostenibile sulla salute pubblica.
A Modena, Bike to work è il primo progetto che prevede il coinvolgimento di ARPAE (Agenzia prevenzione ambiente energia Emilia Romagna) e AUSL per il monitoraggio delle condizioni di salute e benessere dei partecipanti; a questi enti si aggiunge SETA che ha affiancato il progetto riattivando il programma di incentivazione dell’uso combinato bici + bus.
Nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, ad assegnare il contributo al progetto è stato il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, a fronte di un investimento da parte dell’Amministrazione comunale in attività di progettazione e in infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione (percorsi ciclabili, depositi protetti) pari a 2 milioni 267 mila euro. Altri 289 mila euro sono invece arrivati da tutti gli altri partner di Bike to work, pubblici e privati.
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