Molti italiani stanno fronteggiando con difficoltà i rincari su luce e gas. La paura è quella di vedere erosi i risparmi di una vita e di mettere in pericolo l’economia della famiglia. In effetti, stando alle proiezioni degli esperti, i prezzi di luce e gas non sarebbero destinati a tornare nella norma entro breve. Il 2022 è cominciato con bollette superiori anche del 55% per la luce e del 41,8% per il gas.
Dunque, i risparmiatori devono correre quanto prima ai ripari. Il primo modo per farlo è risparmiare dove possibile, sulle piccole azioni quotidiane. Usare gli elettrodomestici in modo intelligente, per esempio, può essere un buon modo per risparmiare sulla bolletta. Un altro metodo di risparmio è affidarci a fonti energetiche alternative. In alcuni casi, possiamo sfruttare delle agevolazioni che ci renderanno più semplice risparmiare.
Abbassare la bolletta di luce e gas è più facile con questo Bonus che consente di risparmiare fino al 65%
Tra le agevolazioni previste all’interno della Legge di Bilancio 2022, c’è anche il cosiddetto Ecobonus. Ma non tutti sanno che l’Ecobonus copre anche le spese per l’istallazione di collettori solari. I collettori solari sono sistemi che consentono di catturare le radiazioni solari e convertirle in energia. Collegando i collettori a un accumulatore termico, inoltre, possiamo riscaldare l’acqua e gli ambienti di casa.
Di questi tempi, l’Ecobonus potrebbe risultare particolarmente vantaggioso e investire sull’energia rinnovabile potrebbe essere un metodo intelligente per abbassare la bolletta di luce e gas. Questa agevolazione ci consente di risparmiare fino al 65% della spesa sostenuta. Vediamo di seguito quali sono le spese coperte e come fare domanda.
Rimborso fino a 60.000 euro e risparmio su luce e gas
Come già detto, l’Ecobonus prevede un rimborso fino al 65% della spesa sostenuta, anche per l’istallazione di collettori solari. Il rimborso totale ha un tetto massimo di 60.000 euro per singola unità abitativa.
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i cittadini, a patto che abbiano due requisiti fondamentali. Il primo è che siano loro a sostenere le spese di riqualificazione energetica da rimborsare. Il secondo è che chi sostiene le spese abbia anche un diritto reale sull’unità immobiliare (diritto di proprietà, usufrutto, cc.) che beneficia delle migliorie.
Il Bonus si manifesta comunemente come detrazione fiscale. Il cittadino, però, può scegliere anche una cessione di credito o lo sconto diretto in fattura. Per usufruire dell’agevolazione, il richiedente deve fare domanda entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Può farlo telematicamente attraverso appositi canali sul sito dell’ENEA.
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