Quando si parla di edilizia esistono due date fondamentali che
spesso vengono erroneamente utilizzate per giustificare la
realizzazione di un intervento senza il necessario titolo
abilitativo.
1942 e 1967: facciamo chiarezza
Stiamo parlando:
- del 1942, anno della Legge 17 agosto 1942, n. 1150 (Legge
urbanistica) che, tra le altre cose, ha previsto l’obbligo di
dotarsi di licenza edilizia nelle aree già urbanizzate; - del 1967, anno della Legge 6 agosto 1967, n. 765 (Legge Ponte)
che, tra le altre cose, ha esteso a tutto il territorio nazionale
l’obbligo di dotarsi dei piani regolatori territoriali, dei piani
regolatori comunali e delle norme sull’attività costruttiva
edilizia (regolamento edilizio) e previsto la sospensione o la
demolizione delle opere eseguite senza la licenza di costruzione o
in contrasto con questa, non rispondenti alle prescrizioni del
piano regolatore, del programma di fabbricazione od alle norme del
regolamento edilizio.
Tra i miti sulle regole edilizie (più volte sfatati su queste
pagine), ne esiste uno per il quale fuori dai centri abitati una
costruzione realizzata prima
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