Il d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) è una norma che non
spicca certo per precisione e chiarezza. Oltretutto la sua
risalenza nel tempo è ormai motivo per ritenerla poco ancorata alle
necessità del patrimonio edilizio e del suo stato di fatto (vittima
di 3 condoni e dell’assenza di una seria vigilanza da parte
dell’amministrazione).
Abusi edilizi: gli interventi della giurisprudenza
Mentre su alcuni istituti (vedasi la natura del silenzio alla
SCIA in sanatoria, art. 37) i tribunali ancora si interrogano sulle
possibili soluzioni, su altri si è riusciti a fornire dei principi
consolidati che ormai dovrebbero mettere a tacere molti ricorsi (ma
purtroppo non è così).
Tra questi, la natura dell’ordine di demolizione di opere
realizzate in difformità dalle norme urbanistiche e alle
prescrizioni degli strumenti urbanistici. Tema numerosamente
trattato dalla giustizia amministrativa tra cui segnaliamo la
sentenza del
Consiglio di Stato 19 gennaio 2024, n. 629 che conferma il
dovere di vigilanza sull’attività
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