

Si può ottenere una sanatoria condizionata alla
realizzazione di altri interventi edilizi? L’accordo con
l’amministrazione può sostituire l’accertamento di
conformità? È possibile invocare la
regolarizzazione di un’opera basandosi su una sua
ipotetica ammissibilità futura?
Accertamento di conformità e sanatoria: interviene il Consiglio
di Stato
Queste sono alcune delle domande a cui ha risposto il
Consiglio di Stato con la sentenza n.
1648 del 25 febbraio 2025, chiarendo i limiti
dell’accertamento di conformità e ribadendo l’inammissibilità di
forme di sanatoria condizionata o basate su
accordi con la pubblica amministrazione. Un punto centrale della
decisione riguarda anche l’applicabilità del requisito
della doppia conformità, che il Collegio definisce come un
criterio statico e ricognitivo, non alterabile da
verifiche o valutazioni successive.
Una sentenza molto interessante che prende in considerazione il
procedimento di sanatoria edilizia di cui all’art. 36 del
d.P.R. n.
380/2001 (Testo Unico Edilizia) e non
la nuova sanatoria semplificata di cui all’art. 36-bis introdotto
dalla …continua a leggere
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