Nell’attesa che un legislatore illuminato prenda atto dello
stato di salute edilizio e urbanistico del patrimonio immobiliare
italiano, magari rivedendo certe logiche arcaiche, esistono alcuni
concetto ormai chiari quando si parla di abusi edilizi: senza
doppia conformità e a meno di sanzione alternativa ai sensi
dell’art. 38 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), non è
possibile la regolarizzazione postuma di interventi realizzati in
assenza o difformità dal permesso di costruire o dalla SCIA “pesante” (art. 23, comma 01, TUE).
Abusi edilizi e sanatoria: interviene il Consiglio di
Stato
L’argomento è oggetto di continue sentenze della giurisprudenza
che negli anni hanno consentito (quando possibile) di colmare
alcuni vuoti normativi, fornendo dei principi consolidati
applicabili in via generale. È il caso della interessante sentenza
del Consiglio di Stato 20 dicembre 2023, n. 11041 che ci
consente di chiarire alcuni aspetti relativi alla regolarizzazione
postuma degli abusi edilizi.
Nel caso di specie viene presentato appello per la
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