Sulla base della disciplina processuale, il dies a
quo del termine decadenziale stabilito per
l’impugnazione degli atti di gara,
coincide con quello in cui l’interessato acquisisce, o è messo
in grado di acquisire, piena conoscenza degli atti che lo
ledono.
Come espressamente previsto dall’art. 209, comma 1, lett. a) del
nuovo Codice dei Contratti Pubblici, esso
decorre dalla ricezione della comunicazione di cui
all’articolo 90 dello stesso d.Lgs. n. 36/2023, oppure
dall’effettiva ostensione degli atti di gara da cui emerga il vizio
oggetto di contestazione.
Impugnazione atti di gara: il Consiglio di Stato su termini e
dies a quo
A specificarlo è il Consiglio di Stato con la
sentenza del
18 ottobre 2024, n. 8352 accogliendo il ricorso
presentato da un OE nell’ambito di una procedura aperta che, dopo
l’aggiudicazione in favore di un altro concorrente, aveva formulato
istanza di accesso agli atti, con ostensione della documentazione
richiesta.
Alla luce dei documenti ottenuti, l’OE ha ritenuto illegittima
l’aggiudicazione di uno dei lotti e l’ha
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