Revisione del reddito di cittadinanza e del Superbonus, nessun aumento del carico fiscale complessivo, completamento del Pnrr e una politica di bilancio prudente. Sono i punti programmatici dell’accordo in vista delle politiche del 25 aprile raggiunto dal segretario del Partito democratico, Enrico Letta, con i leader di Azione e Più Europa, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. Un’intesa che si rifà al metodo e all’azione del governo guidato da Mario Draghi.
“Pd e Azione/+ Europa si impegnano a promuovere, nell’ambito della rispettiva autonomia programmatica, l’interesse nazionale nel quadro di un solido ancoraggio all’Europa e nel rispetto degli impegni internazionali dell’Italia e del sistema di alleanze così come venutosi a determinare a partire dal secondo dopoguerra”, spiegano i tre leader politici, “in questa cornice le parti riconoscono l’importanza di proseguire nelle linee guida di politica estera e di difesa del governo Draghi con riferimento in particolare alla crisi ucraina e al contrasto al regime di Putin”.
Rigassificatori e salario minimo nel programma
Tra le priorità politiche pubbliche più idonee per garantire l’autonomia del Paese attraverso un’intensificazione degli investimenti in energie rinnovabili, il rafforzamento della diversificazione degli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza dal gas russo, la realizzazione di impianti di rigassificazione nel quadro di una strategia nazionale di transizione ecologica virtuosa e sostenibile.
In ambito economico e sociale, si legge nel testo dell’accoro “le parti s’impegnano a contrastare le disuguaglianze e i costi della crisi su salari e pensioni, convenendo di realizzare il salario minimo nel quadro della direttiva UE e una riduzione consistente del “cuneo fiscale” a tutela in particolare dei lavoratori”.
Nessun leader nei collegi uninominali
Per quanto riguarda il nodo della composizione delle liste, sui cui l’accordo ha rischiato di infrangersi, i tre hanno condiviso la scelta di non candidare nei collegi uninominali né ex parlamentari pentastellati e di Forza Italia, né i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza.
Politici come Roberto Speranza per Articolo Uno, Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana, Angelo Bonelli per Europa Verde, lo stesso Calenda, ma anche Luigi Di Maio, che corre assieme a Bruno Tabacci nelle liste di Impegno Civico, e Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, azzurre passate con Calenda dopo la scelta di Forza Italia di non votare la fiducia al governo Draghi.
La totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (+Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale. (riproduzione riservata)
Source: milanofinanza.it
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