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Acquistare un’auto? Italiani confusi su incentivi e nuove motorizzazioni – La Gazzetta dello Sport

L’incertezza spinge gli italiani a rinviare l’acquisto dell’auto: solo il 12% è pronto a farlo quest’anni, il 39% punta al 2022. Cresce l’appeal delle motorizzazioni a basso impatto ambientale, soprattutto, ibride ma gli incentivi a singhiozzo disorientano i consumatori

Acquistare un’auto nuova richiede un’attenta valutazione per non sbagliare modello e per non sforare il budget. Ma mai come ora è stato complicato destreggiarsi tra normativa in evoluzione, nuove tecnologie e incentivi che iniziano e finiscono dall’oggi al domani. Di certo non un buon viatico per un settore già alle prese con profondi cambiamenti interni e con gli effetti della pandemia. Areté, azienda di consulenza strategica, ha condotto un’indagine per capire quali siano le intenzioni d’acquisto dell’auto da parte degli automobilisti italiani nei prossimi mesi, al netto di possibili novità sull’Ecobonus. Un primo dato significativo è che solo il 12% si dice pronto a farlo entro la fine del 2021. Il contesto di incertezza perdura, così, in attesa di tempi migliori, gran parte degli italiani preferisce rinviare l’acquisto dell’auto.

AUTO ANCORA FONDAMENTALE, MA PER CAMBIARLA C’È TEMPO

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L’indagine è stata condotta nell’ultima settimana di settembre su un campione ponderato di oltre 500 rispondenti. Se da qui alla fine dell’anno è il 12% degli intervistati a dichiararsi intenzionato ad acquistare un’auto nuova, la percentuale sale al 39% allargando l’orizzonte temporale al 2022, confidando probabilmente su un miglioramento del quadro generale. La pandemia ha sicuramente pesato sulle tasche degli italiani, così come ha confermato l’importanza della mobilità individuale. Lo studio, infatti, conferma quanto empiricamente osservato in queste settimane in molte grandi città con il ritorno a un congestionamento delle strade che non si osservava in questa misura da molti mesi: anche in questa fase di convivenza con la pandemia, 7 italiani su 10 usano abitualmente l’auto per i propri spostamenti, solo l’8% si muove a piedi o sui mezzi pubblici, il 6% in bici e il 3% si affida ai mezzi in condivisione (auto, bike, monopattino).

INCENTIVI? TROPPA CONFUSIONE

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Uno strumento che da oltre vent’anni a questa parte viene attivato per spingere le vendite di auto nei momenti di crisi è quello dell’incentivo statale. Invocato già nelle fasi più dure del periodo pandemico, il supporto alle auto con alimentazione tradizionale ma a basse emissioni si è affiancato al già esistente Ecobonus, dedicato alle elettriche e alle ibride plug-in. Ma l’intermittenza dovuta all’esaurimento dei fondi, e ai necessari spostamenti per rimpinguarsi, ha provocando grande incertezza. Ne deriva che 4 italiani su 10 non hanno chiare le modalità di accesso agli incentivi, il 6% addirittura non sa cosa sono. Il giudizio sui bonus diventa ancora più radicale se si chiede se questi saranno sufficienti a spingere all’acquisto di auto nuove: per metà del campione non basteranno a sostenere le vendite di vetture elettriche. La leva del “prezzo accessibile” (o in forma di maggiore incentivo governativo o di un più contenuto valore economico della vettura da comprare) risulta decisiva per il 71% del campione, il 20% chiede più chiarezza in merito alle informazioni sulle alimentazioni ibride/elettriche per poter operare con maggiore consapevolezza la propria scelta.

7 ITALIANI SU 10 PUNTANO L’AUTO USATA. L’IBRIDO FA BRECCIA

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Areté ha indagato anche sulle ragioni che spingono gli italiani a scegliere tra nuovo e usato. Nonostante il gap economico che spesso separa il budget a disposizione degli acquirenti dal più elevato valore economico medio di un’autovettura nuova, 7 italiani su 10 puntano ad acquistare una vettura appena immatricolata, piuttosto che una usata. A spingere verso il nuovo sono soprattutto, oltre agli incentivi, la possibilità di passare a un modello elettrico/ibrido (indicata dal 30% dei rispondenti) e la dotazione della più avanzata tecnologia di bordo (segnalato dal 23%). Sul fronte delle alimentazioni, le vetture elettrificate confermano quindi i graduali passi in avanti compiuti anche concretamente sul mercato: 5 italiani su 10 si dicono pronti a scegliere un’ibrida, il 20% intende valutare l’opzione elettrico e la restante parte preferisce continuare ad affidarsi al motore endotermico. Dietro la predilezione per le elettrificate si celano ragioni ambientali (il 30% dichiara di volerlo fare per non inquinare), ma soprattutto economiche, con il 60% del campione che afferma di volerlo fare per un risparmio (soprattutto legato ai minori costi di carburante e manutenzione).

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