L’acquisto di una casa – o più in generale di un immobile – è un’operazione che ha delle spese fisse, la cui entità può variare. Per alcune di esse sono previste delle agevolazioni e dei crediti d’imposta, che possono aiutare notevolmente ad abbattere i costi.
Bisogna prima di tutto fare una distinzione. Le agevolazioni non solo altro che un trattamento economico più vantaggioso rispetto alle normali condizioni, mentre le detrazioni permettono di avere una riduzione dell’imposta dovuta.
Quando si deve comprare un immobile è possibile detrarre alcune spese nell’IRPEF per un importo pari al 19%. Il limite massimo è di 4.000€.
Le detrazioni più frequenti riguardano l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’onorario del notaio, le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come l’iscrizione e la cancellazione di ipoteca, le commissioni per intermediazione agenzia immobiliare, le spese di istruttoria sul mutuo, le spese di perizia, gli interessi passivi sulle rate di mutuo.
Quanto durano le agevolazioni
Le agevolazioni hanno una durata di cinque anni dall’acquisto. Se una persona vende la casa queste, ovviamente, decadono, a meno che non si provveda all’acquisto di un altro immobile nel giro di 12 mesi. Queste agevolazioni non sono applicabili agli immobili di lusso o per cui già si godono i diritti di proprietà.
Inoltre, se il richiedente ha già beneficiato di questa agevolazione per altri immobili, non ne potrà usufruire nuovamente.
Tra gli sconti fiscali è stato riconfermato il bonus verde, che può essere richiesto per la sistemazione a verde degli immobili. Come altri tipi di detrazione, ha una durata di 10 anni in cui viene restituito un massimo del 36%, su 5.000€ massimi di spesa.
Ad essere coperte da questo bonus sono le spese per gli interventi di risistemazione (comprese le spese di progettazione), ma non la realizzazione o la manutenzione ordinaria.
Quando si procede con un’attività del genere è necessario affidare i lavori ad una ditta che emette regolare fattura da presentare come documentazione comprovante l’attività svolta.
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