La vendita all’asta mediante procedura
espropriativa di un immobile illecitamente realizzato non
ha effetto sanante sull’abuso conseguito.
In caso di acquisto di un manufatto affetto da illeciti edilizi,
infatti, l’unica concessione che viene fatta in tal senso riguarda
la possibilità di presentare il permesso di costruire in
sanatoria entro 120 giorni dall’atto di trasferimento, a
patto però che le ragioni di credito per le quali si interviene
risalgano ad una data anteriore rispetto all’entrata in vigore
della norma sulla base della quale è stata presentata l’istanza di
condono.
Acquisto abuso all’asta: è possibile ottenere il permesso
in sanatoria?
A spiegarlo è il Consiglio di Stato con la
sentenza
del 29 novembre 2024, n.
9583, con la quale ha rigettato un ricorso contro
il diniego dell’istanza di sanatoria – richiesta ai sensi della
Legge n. 724/1994 (Secondo Condono Edilizio) – per
un immobile acquistato mediante procedura espropriativa
all’asta. Sull’immobile era
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